Aeroporti del Lazio: inquinamento acustico, effetti sulla salute e ruolo degli enti locali • Terzo Binario News

AEREOSi è tenuto oggi 21 ottobre il convegno “Aeroporti, territorio e cittadini: strumenti e dati per un confronto”, organizzato dall’ARPA Lazio ed ospitato dalla Provincia di Roma nella sala Monsignor Di Liegro di Palazzo Valentini. Il convegno è stato aperto dall’Avv. Corrado Carrubba, Commissario straordinario dell’ARPA Lazio, che ha presentato al pubblico le modalità di svolgimento della giornata, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le numerose istituzioni presenti: strutture tecniche, enti locali e nazionali. L’On. Filiberto Zaratti, membro della Commissione Ambiente della Camera, nel suo saluto introduttivo ai lavori del convegno ha voluto sottolineare l’importanza dei controlli ambientali anche in riferimento all’inquinamento acustico, ricordando come l’ARPA Lazio sia all’avanguardia nei monitoraggi sul rumore aeroportuale.

La prima sessione, dedicata alla presentazione delle relazioni istituzionali, è iniziata con l’Ing. Lorenzo Lombardi, della Direzione per la Valutazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente, che ha tracciato un approfondito quadro normativo di riferimento per quanto riguarda l’inquinamento acustico, le metodologie di misura del rumore aeroportuale e la determinazione dei valori limite, sottolineando l’importanza di un approccio equilibrato tra riduzione del rumore alla fonte, pianificazione territoriale, procedure di riduzione del rumore ed eventuali restrizioni.

La dott.ssa Cecilia Sacchetta della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche abitative del Lazio, ha descritto le azioni della Regione in materia di lotta all’inquinamento acustico aeroportuale, dall’istituzione nel 2007 del CRISTAL (Centro Regionale Sistema trasporto Aereo del Lazio) fino alle attività della Giunta regionale in carica.

La Dott.ssa Tina Fabozzi, Responsabile dell’Unità Agenti fisici presso la Divisione Atmosfera e impianti dell’ARPA Lazio, ha presentato il rapporto sul rumore aeroportuale realizzato dalla sua struttura, spiegando nel dettaglio come viene monitorato l’inquinamento acustico attraverso la rete di centraline installate negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e dando poi alcuni dati sui valori riscontrati. I controlli presso l’aeroporto di Ciampino, dove il monitoraggio è attivo dal 2008 e attualmente sono presenti 8 centraline, confermano costanti superamenti dei parametri acustici rilevati in alcune postazioni: in particolare presso la stazione CIA02, sita in un edificio scolastico, si registrano valori che superano i limiti previsti dalla classificazione acustica comunale di 10dB nel periodo diurno e 12dB in quello notturno. A Fiumicino, invece, il monitoraggio è operativo dal 2010 e oggi sono attive 7 postazioni in tutte le località del Comune; non sono stati riscontrati superamenti del limite previsto dalla zonizzazione acustica aeroportuale espressi in LVA, tuttavia la postazione FCO04, posizionata su un edificio scolastico ad Isola Sacra, fuori dalla zonizzazione, ha registrato costanti superamenti dei LAeq (+9,5dB diurno e +14,5 notturno) che sono saliti rispettivamente a +12,5 e +16,6 nei primi mesi del 2013; tale incremento di rumore tra il 2012 ed il 2013 è stato inoltre verificato anche da tutte le altre postazioni site nell’abitato di Fiumicino.

La dott.ssa Carla Ancona del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale ha quindi presentato i risultati dello studio SERA sull’aeroporto di Ciampino. Lo studio ha misurato i livelli di pressione arteriosa su un campione di 589 persone di età compresa tra 47 e 70 anni, stratificati per livello di esposizione al rumore aeroportuale: i risultati dello studio evidenziano la presenza di un’associazione tra esposizione al rumore di origine aeroportuale e livelli di pressione arteriosa; in particolare, le persone residenti in zone con rumore aeroportuale superiore ai 65dB mostrano un sensibile aumento dei livelli di pressione sistolica, e la relazione appare particolarmente forte se si considerano i valori di pressione misurati in orario serale.

L’Assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative ed Ambiente della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, ha introdotto i lavori della seconda parte della mattinata ringraziando l’ARPA per il suo ruolo di ente scientifico di elevata professionalità; ha poi sottolineato con forza l’importanza di garantire pubblicità e trasparenza dei dati ambientali e ha evidenziato come la scelta della Regione Lazio sia quella di attenersi alle proprie competenze, che sono quelle di pianificare e verificare, lasciando le attività di gestione in mano ai soggetti che ne hanno la titolarità.

La tavola rotonda istituzionale è stata moderata dall’On. Cristiana Avenali, membro della Commissione Ambiente della Regione Lazio e ha raccolto il punto di vista degli enti locali coinvolti dalle problematiche in questione. L’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Estella Marino, ha voluto sottolineare come, sebbene la questione aeroportuale sia un problema di area metropolitana, i due aeroporti non insistono sul territorio comunale di Roma, che quindi ha forti limiti alle sue possibilità di azione; il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha invece concentrato la sua riflessione sull’eccessiva conflittualità tra le diverse parti coinvolte che impedisce un’ottica di prospettiva, senza la quale però sarà difficile ottenere dei miglioramenti. Guglielmo Abbondati, Assessore all’Ambiente di Ciampino, ha sottolineato il dato del suo Comune per cui 14.000 abitanti su 37.000 totali sono sottoposti a livelli di rumore che superano le soglie di attenzione previste dall’OMS e ha ribadito che gli enti locali devono evitare tanto il campanilismo quanto lo scarico di responsabilità: ruolo della politica è e deve essere quello di fare programmazione. Stefano Cecchi, Presidente del Consiglio comunale di Marino, ha ribadito che le istituzioni devono agire concretamente per risolvere il problema e ha auspicato che la Regione Lazio si faccia rapidamente promotrice di un incontro pubblico aperto ai cittadini e a tutti gli operatori coinvolti a vario titolo nel sistema aeroportuale. Infine il Dott. Francesco Forastiere (Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale) ha insistito sull’importanza di una costante attenzione alle possibili ricadute sanitarie delle forme di inquinamento e ha auspicato l’estensione del progetto SERA alla popolazione residente intorno all’aeroporto di Fiumicino, anche alla luce degli interessanti risultati ottenuti da indagini simili attorno ai principali aeroporti statunitensi e a quello di Londra Heathrow.

Durante la tavola rotonda è stato anche dato spazio agli interventi dei comitati di cittadini attivi in merito alle questioni aeroportuali di Fiumicino e Ciampino, i quali, anche se in forme diverse, hanno concordato con l’impossibilità sia di mantenere i voli low cost a Ciampino che di spostarli sullo scalo di Fiumicino: l’aumento esponenziale dei voli avvenuto in violazione delle leggi ha danneggiato la salute dei cittadini, pertanto l’unica possibilità accettabile è che la Regione individui uno scalo alternativo a quelli già esistenti.

Pubblicato lunedì, 21 Ottobre 2013 @ 18:52:15     © RIPRODUZIONE RISERVATA