Entrambi sconfitti 1-0, rallenta – e di molto – la corsa alla vetta della Promozione
Tolfa e Santa Marinella battuti entrambi per 1-0 in trasferta (rispettivamente a Tarquinia e Ronciglione) e la corsa alla vetta subisce un rallentamento significativo. Anzi, hanno perso un’occasione ghiotta per rientrare in corsa prepotentemente.
E così sorride soprattutto la Sorianese che, osservato il turno di riposo, si ritrova con appena un punto perso nei confronti dell’Urbetevere. Questo quanto detto dalla settima di ritorno del girone A di Promozione.
In virtù di quanto accaduto, in testa c’è l’Urbetevere solitaria a quota 50, insegue l’undici cimino a 49 poi due lunghezze sotto rincorrono Tolfa e Palocco mentre il Santa Marinella è rimasto fermo a 44.
Ma perché è stata un’opportunità gettata via? La capolista non è andata oltre l’1-1 contro il Canale penultimo in classifica (e andando anche sotto nel punteggio), la Sorianese, come accennato, riposava e pure il Palocco è stato bloccato sul 3-3 in casa propria dal Parioli. Insomma, poteva essere un turno favorevole e invece rischia di essere la condanna delle formazioni locali.
A stoppare le ambizioni dei collinari al Bonelli è stata una rete messa a segno da Edoardo Perelli durante il recupero in seguito a un calcio d’angolo. Un gol evitabile che rischia di spegnere gli entusiasmi per una posizione di classifica che rimane lusinghiera. Da una parte, mister Roberto Macaluso tira le orecchie ai suoi, dall’altra non fa un dramma per un passo falso: «Nel primo tempo le occasioni le abbiamo avute con Federico Peluso e Andrea Moretti, nel secondo no – rimarca il tecnico – segno che, oltre allo spunto, è mancata la voglia di vincere. Si è tenuta palla ma senza quell’invenzione, la ricerca della giocata che destabilizzi l’avversario ed è pure vero che mancava qualche calciatore con queste caratteristiche. Un peccato di gioventù non rendersi conto che quella di domenica poteva essere una gara di quelle che spaccano una stagione, in virtù dei risultati altrui. Poi per carità, una partita capita di sbagliarla. Sarà l’occasione per confrontarci, rimettere a posto qualcosa che non va senza assilli. Risolveremo anche questa». L’ottimismo non manca, anche guardando a domenica prossima magari sfruttando una lezione imparata su sintetico etrusco: «Come ha fatto il Tarquinia, bene peraltro, mi aspetto che altre squadre cerchino di difendersi e ripartire. Dobbiamo ritornare a guardare a noi stessi e non agli altri» la conclusione di Roberto Macaluso.
Nella Perla la situazione è peggiore, in funzione del mal di trasferta ormai conclamato e una vetta che diventa una chimera. Quella di Ronciglione è la terza sconfitta esterna consecutiva e sebbene la compagine cimina presenti un calibro superiore rispetto a Tarquinia e Castel Sant’Elia, il problema resta. Lo afferma mister Emiliano Cafarelli che rimarca gli stessi errori commessi dai suoi: «Provo una grandissima delusione perché in campo non è stato fatto niente di quanto preparato. Si è ancora preso gol da palla inattiva e giochiamo poco da squadra in certe situazioni. È una brutta sconfitta» il commento laconico dell’allenatore.