Social network e gestione dei dati personali: come proteggersi • Terzo Binario News

Nella maggior parte dei casi iscriversi a un social network è gratis, nel senso che non occorre pagare una determinata somma di denaro. In realtà, il fatto che chi si iscrive ai social non dia soldi alla piattaforma non significa che l’iscrizione sia totalmente gratuita, infatti, i dati personali che vengono inseriti nella fase di registrazione hanno un notevole valore. Non è esagerato affermare che oggigiorno i dati delle persone sono il nuovo petrolio. È di fondamentale importanza capire fin da subito che i propri dati personali sono importanti e devono essere trattati correttamente dalle piattaforme.

Quali sono i dati raccolti dai social?

Le piattaforme social raccolgono diverse tipologie di dati durante l’utilizzo, come ad esempio:

  • Informazioni concernenti le persone tra gli amici, le pagine visitate, i gruppi ai quali gli utenti sono iscritti, ecc.;
  • La geolocalizzazione;
  • Se il profilo social è sincronizzato con il device, la piattaforma può accedere a tutti i contenuti: rubrica, app, messaggi e altro;
  • Informazioni fornite da terzi, come i tag nelle fotografie;
  • Attività sullo smartphone, ovvero quali operazioni vengono compiute sulle app, quanto ci si sofferma su un video, i click sulle inserzioni;
  • Informazioni sui dispostivi, come la ram, il tipo di connessione utilizzata, il punto di accesso;
  • Ricerche vocali effettuate utilizzando il microfono del device, per attivare gli assistenti vocali.

Come vengono trattati i dati personali sui social

A questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: perché i social network sono interessati ai dati personali degli utenti? Chiaramente lo scopo non è quello di spiare le persone oppure di conoscere i loro segreti. Attraverso il trattamento dei dati personali è possibile conoscere gusti, preferenze, abitudini e tantissime altre informazioni di milioni e milioni persone, il che permette al mercato di capire cosa potrebbe acquistare il singolo consumatore. Tali dati, infatti, vengono utilizzati per far arrivare le promozioni maggiormente in linea con le caratteristiche degli utenti. Ad esempio, se una persona è amante degli animali e ha un cane in casa, potrebbe ricevere magicamente sui propri dispositivi pubblicità aventi per oggetto prodotti per animali. Merita particolare attenzione anche il tema della tutela dei dati personali delle persone venute a mancare. Più volte il Garante per la protezione dei dati personali ha precisato che la tutela che normalmente si riconosce alle persone con riguardo ai loro dati personali, non viene meno a causa della loro morte. Il che vuol dire che il trattamento dei dati personali dei defunti è soggetto al requisito della liceità. L’argomento è stato approfondito da una ricerca condotta dagli esperti di ExpressVPN, i quali, attraverso precise proiezioni, hanno individuato quale piattaforma social ospiterà il maggior numero di account appartenenti a persone defunte. Più precisamente, si stima che solo negli Stati Uniti d’America si prevede che Facebook avrà, entro il 2100, circa 278,6 milioni di profili appartenenti a persone non più in vita. Il che conferma che il problema della tutela dei dati personali sulle piattaforme social relativi a profili appartenenti a persone non più in vita è tutt’altro che marginale.

Come tutelarsi?

Non è possibile una tutela “assoluta” per evitare che le piattaforme social possano “rubare” i dati (anche se, di fatto, è l’utente a concederli). Tuttavia, ci sono delle azioni che permettono di limitare i rischi. Ad esempio, è preferibile iscriversi solo a gruppi di reale interesse ed eliminare quelli che hanno cambiato nome e/o scopo e non sono più pertinenti. Un’altra cosa da fare è disabilitare la sincronizzazione con i contatti personali, per evitare che i social possano accedere alla rubrica. Ancora, è bene disattivare la geolocalizzazione e passare a un account privato, ovviamente se non si utilizzano i social per lavoro. Altrettanto utile è controllare i tag manualmente e non consentire a chi non è tra gi amici di aggiungere il tag. Come già detto, infatti, alcuni dati provengono dai contatti e non direttamente dal profilo dell’interessato. Infine, è fondamentale leggere sempre con molta attenzione il documento sul trattamento dei dati da sottoscrivere al momento dell’iscrizione ai social. Questo file, infatti, spesso viene totalmente ignorato, ma contiene tutte le informazioni concernenti l’utilizzo dei dati da parte della piattaforma. Non si può evitare di sottoscriverlo, altrimenti il social non permette l’iscrizione, tuttavia in questo modo si può avere consapevolezza.

Pubblicato sabato, 25 Maggio 2024 @ 08:33:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA