Una zona giovane, finita di costruire nel 2003, dove “non ci passi per caso”. E che adesso è protagonista di un cortometraggio in lizza al concorso ‘Mamma Roma e i suoi quartieri’. ‘Questa è Torresina’ è il lavoro realizzato da Lorenzo Fioretti, 20 anni, studente del Dams (sezione Cinema, regia, nuovi media). E non poteva essere altrimenti: “È un quartiere che adoro – ha raccontato a Terzo Binario – qui ci vivo e non lo cambierei con nessun altro. Amo la sua tranquillità e il verde, che fa veramente invidia”.
Cortometraggio o mini documentario? Poco importa. Lorenzo ha messo in pratica un’idea che balenava nella sua testa da tempo. E che in futuro potrebbe avere un ulteriore sviluppo, ovvero il racconto catturato dalla viva voce degli abitanti di Torresina. Ognuno con i suoi ricordi e i propri aneddoti.
“Gli unici paletti da rispettare sono stati i 5 minuti del cortometraggio. Ma comunque ho avuto tempo di raccogliere scorci interessanti sia di giorno e che di notte”. E le sorprese non sono mancate: “Sì, ho visto cinghiali e volpi. La volpe poi è il simbolo di Torresina”. Niente è casuale, insomma. E tutto ha viaggiato sulla stessa lunghezza d’onda, a bordo di quel 46/ “unico e inimitabile” mentre nel resto della città la fretta dettava legge.
Torresina “è come un paesino, solo con meno pettegolezzi”. Ma con tante voci, come quella di Antonio: “Prima qui c’era una discarica ed era ritrovo delle coppiette. È il primo quartiere cardioprotetto di Roma. Non è un luogo fisico ma un luogo dello spirito”.
“Mi piace parlare con le immagini” ha confessato Lorenzo. In fondo, correre con la mente non è costato molto. Giusto il prezzo del biglietto di un 46/. Il resto è venuto da sé. E il silenzio dell’inquadratura ha sicuramente centrato l’obiettivo.