Giornata da dimenticare per le compagini locali di Promozione, anche se in collina l’obiettivo rimane la conquista della finale di Coppa Italia. E domenica prossima turno interlocutorio prima del derby di mercoledì fra Tolfa e Santa Marinella.
Nella nona giornata di ritorno del girone A l’undici biancorosso, perdendo allo Scoponi per 2-1 contro la Romulea, ha di fatto detto addio alla rincorsa al primo posto; il pari del Santa Marinella per 1-1 all’Enrico Galli di Cerveteri contro il pericolante Borgo San Martino sa molto di sconfitta e poco di pareggio.
Questo il bilancio prima di rivolgere lo sguardo alle sfide di domani, con la decima di ritorno.
Il Tolfa ha ospitato la Romulea seconda in classifica, con l’obiettivo di vincere così da accorciare le distanze rispetto alla vetta. Missione fallita però perché i romani hanno espugnato la Pacifica spedendo la squadra di Daniele a dieci punti dalla vetta escludendoli così dalla corsa al vertice. Di Carlucci e Barchiesi le reti romane per il doppio vantaggio. Andrea Moretti nel finale ha accorciato le distanze ma è stato inutile ai fini di cambiare l’esito finale. Tra l’altro, il dopo partita è stato assai concitato, con la direzione di gara del fischietto ciociaro Davide Antonucci contestata dal club di casa. In base al referto, il giudice sportivo ha inflitto due gare di squalifica inflitte a Iacopo Gaudenzi e Simone Pappalardo «per aver rivolto espressioni offensive all’arbitro a fine gara». Inoltre alla società sono stati comminati 100 euro di multa per gli insulti piovuti dalle tribune rivolti alla terna arbitrale composta anche da Stefano Scarangella di Cassino e Riccardo Bernetti di Ostia Lido. Tuttavia le attenzioni dei collinari sono rivolte alla decima giornata con la trasferta di Fregene di domenica ma più ancor più al derby – al netto delle assenze – con prospettiva sul ritorno della semifinale di Coppa Italia, fissato per il 19 aprile.
E se Sparta piange Atene non ride. Infatti non è andato oltre un pareggio scialbo il Santa Marinella, salvato in extremis da Giuseppe Tabarini nello scontro con il Borgo San Martino. Vantaggio cerite a fine primo tempo con Claudio De Vivo. Svogliati i rossoblù, salvati dal sedicesimo sigillo stagionale del vice capocannoniere del girone A. L’undici della Perla avrebbe potuto e dovuto fare bottino pieno, invece da salvare c’è soltanto il punto di classifica conquistato (che vale il sesto posto a quota 40), che a detta di un severo mister Roberto Macaluso è persino immeritato. «È stata una brutta partita, avendo giocato e corso male. Sinceramente non meritavamo neanche il pareggio, sarebbe stata più giusta la sconfitta. Il Borgo San Martino ci ha messo più voglia, più cattiveria, potevano raddoppiare in diverse occasioni mentre noi praticamente non abbiamo mai tirato in porta, a parte l’occasione di Tabarini che ci ha regalato il pareggio. Al di là del punto, questa gara la considero una sconfitta, perché non ho riconosciuto la mia squadra e quindi probabilmente in settimana non ho lavorato bene, senza trasmettere il comportamento giusto da tenere in questa partita. Sicuramente è colpa mia, adesso c’è da rimettersi in carreggiata perché va preparata la partita di domenica allo stadio Fronti. Mi aspetto dalla squadra una evidente voglia di riscatto, sia da parte mia che da parte di giocatori e staff».
Domenica sfida interna alla Duepigrecoroma e poi, come accennato, mercoledì si sale alla Pacifica per l’incontro con il Tolfa.