“Quanto accaduto a piazzale Flaminio è qualcosa che ancora oggi ci fa inorridire, che ci fa sentire da Terzo Mondo. Piena solidarietà alla persona che ha vissuto questa esperienza”. Così Elena Improta, ex consigliera del Municipio II e presidente della Onlus Oltre lo sguardo, nel commentare l’episodio denunciato alla stazione della ferrovia Roma Nord (Roma-Viterbo): un treno che è partito e un disabile, sulla sedia a rotelle, rimasto a terra.
Elena Improta è la mamma di Mario, affetto da grave disabilità e da anni in prima linea sul sociale, sul dopo di noi, al fianco delle famiglie e dei diversamente abili: “Come ho evidenziato con i responsabili Atac, quando sono stata invitata all’iniziativa che segnava il termine della formazione degli autisti, è necessario intraprendere una nuova strada: una cabina di regia all’interno della quale cui dovrebbero coesistere realtà associative”.
L’idea, per Improta, è quella di creare “punti di ascolto e di chiamata che facciano capo all’ufficio sicurezza dei trasporti”. In pratica “un punto blu, una cabina di regina, una app, dove il disabile possa prendere visione dei mezzi più accessibili da utilizzare. Allo stesso tempo, ci dovrà essere il personale – guardie private o vigilanza – pronti ad aiutarli”.
“La cabina di regia, secondo me, deve anche poter avere la possibilità di visionare le immagini di videosorveglianza, per capire mancanze delle strutture e le situazioni a rischio”.