“Mi ha colpito molto Mario, sempre sorridente nonostante le sue evidenti difficoltà, e la coinvolgente mamma: una donna forte che lo stimolava a parlare con me, facendogli raccontare la sua passione per le auto e i motori”. Massimiliano, 49 anni, papà di due ragazzi di 22 e 12 anni, è un autista Atac. La sera di domenica 18 – come raccontato da Terzo Binario – ha viaggiato insieme a Mario, un trentenne affetto da grave disabilità. Mario è il figlio di Elena Improta, ex consigliera del Municipio II e presidente della Onlus Oltre lo sguardo.
La storia è rimbalzata sui social. Atac, in un post su Facebook, ha raccontato: “La signora Elena, mamma di Mario, sale con suo figlio sul 310 in partenza dal capolinea, per trascorrere una serata in viaggio a bordo di un bus”.
“Il ragazzo resta sempre accanto all’autista con il quale “pur non potendo parlare, mostrava desiderio di comunicare”, scrive la mamma in una mail.
La donna chiede di rintracciare e ringraziare l’autista per “la sensibilità e disponibilità dimostrata nei confronti di mio figlio e per il dono unico che ha fatto a Mario: farlo sentire normale coinvolgendolo con grande, oserei dire, affetto e simpatia. Quanto accaduto vale per me e per Mario più di 10 ore di fisioterapia e assistenza specializzata”.
“Il ragazzo curiosava dal vetro tutto quello che faceva l’autista, voleva semplicemente condividere questa “esperienza di trasporto – per gioco e non per necessità – da un capolinea all’altro e ritorno”, ha concluso la signora: “Massimiliano e Mario da oggi sono amici e Mario si sentirà nel suo quartiere meno solo. Ed anche io”. Ringraziamo la signora per la segnalazione e il nostro autista Massimiliano per la sensibilità che ha dimostrato nei confronti del suo giovane passeggero “speciale”.