Parole fruibili, o Sul perché la poesia è di difficile comprensione • Terzo Binario News

Parole fruibili, o Sul perché la poesia è di difficile comprensione

Feb 8, 2013 | Blog, Silvia Leuzzi

La poesia è la musa meno amata dal popolo. Misteriosa, sempre carica di termini incomprensibili, altera e signora cammina schiacciando i serpenti insolenti dell’ignoranza. Bella nella sua veste candida, dal corpo sinuoso, eccita la fantasia ma scatena una gelosia sottile e cattiva.

Scherzi poetici a parte, mi capita purtroppo spesso che la gente mi dica di non riuscire ad apprezzare la poesia. Allora, pur nel dolore provocatomi da questo disinteresse, mi sono messa a ragionare sulle cause, che lo determinano.

A parte la difficile comprensione del testo, giustificazione valida maggiormente per i poeti del passato, mi sono dovuta arrendere di fronte al fatto che la poesia non spiega i concetti, li getta a schizzo e lascia al lettore la facoltà di stendere i colori e di finire il quadro.

La poesia è pensiero, è pensare. Una bella poesia può impegnarci una giornata intera. Ogni lettura ci dà una chiave di interpretazione differente.

Intorno alla poesia, in particolare, gravitano sempre e solamente poeti. La narrativa ha la fortuna di avere molti occhi, che la interpretano e la fanno vivere. La poesia rimane di difficile comprensione e la si relega ad una pratica noiosa del periodo scolastico. Invece la poesia è vibratile, colorata, intensa e stimola a pensare.

Questo blog ha la presunzione, attraverso uno scambio con la rete, di voler rendere la poesia più fruibile e soprattutto spendibile fra i non addetti ai lavori, tra cui la sottoscritta.

Insieme possiamo costruire la nostra epoca. Siamo all’inizio di un secolo nuovo, un’aria di inquieta ansia si annida in ognuno di noi. L’Arte è l’indovina per eccellenza. Non perché utilizzi strane alchimie, tutt’altro, ha orecchie che odono i fruscii, occhi che vedono oltre la coltre azzurra dell’infinito, mani che affondano dentro la terra dell’animo.

Delle epoche trascorse, la storia ci narra gli eventi, l’Arte ci parla degli uomini e ce ne parla con le poesie, i romanzi, i quadri, le fotografie e le musiche. Noi, tutti insieme, attraverso lo scambio di idee, cercheremo di leggere quali saranno i segni, che la nostre inquieta epoca lascerà a testimonianza di ciò che siamo.

Posto qui di seguito una mia poesia, che ho dedicato ad un gruppo musicale, sempre composto da ex alunni del liceo Pertini, i Good Vibes.

E’ una poesia dedicata a tutti i giovani, verso i quali mi sento colpevole, in quanto adulta, di non aver saputo far nulla di meglio di quel che trovai alla loro età

NON RIMARRA’ SEGNO

Di questi film già visti,

di questi tacchi

obbrobriosamente tristi

non rimarrà segno.

Come non rimarrà segno

di quel dolore

che ha stracciato

il tuo cuore.

Ti dimeni piccino

e sembri l’immagine

di un lontano vicino,

un tempo analogo e diverso

c’accomuna

fu la nostra fortuna

e la spenta illusione

di una generazione

che piange e bestemmia

attaccata alla gogna.