Parchi aperti a Roma e manutenzione a rilento, è polemica: "Slalom nella giungla" • Terzo Binario News

Parchi aperti a Roma e manutenzione a rilento, è polemica: “Slalom nella giungla”

Mag 5, 2020 | Cronaca, Politica

A Roma da lunedì 4 maggio sono stati riaperti diversi parchi, ville storiche, giardini pubblici e aree verdi. “Dopo il lockdown” hanno riferito dal Campidoglio “si può tornare a fruire del patrimonio verde cittadino, sempre con prudenza e nel rispetto delle misure e delle distanze di sicurezza”. Allo stesso tempo non sono mancate le polemiche, da destra e sinistra: erba alta e non solo.

L’assessorato alle Politiche del Verde e il Dipartimento Tutela Ambientale, è stato spiegato, hanno lavorato in vista della riapertura delle centinaia di aree dislocate in tutti i Municipi per renderne possibile l’immediata fruibilità non appena superato il  lockdown.

Gli interventi manutentivi tuttavia, nonostante il costante impegno del Servizio Giardini, sono stati rallentati dalla necessità di tutelare la sicurezza del personale: sono perciò stati organizzati turni su orari diversi a personale ridotto, garantendo le distanze anche nell’uso degli automezzi. Il Servizio Giardini ha poi dedicato parte delle sue risorse alle attività di sanificazione  delle strade della città.

erba alta

“Il lockdown – hanno riferito dal Comune – ha invece inciso in modo determinante sulle attività delle ditte esterne, alcune delle quali con sede fuori dalla regione Lazio, che hanno sospeso del tutto le loro lavorazioni. La piena fruibilità delle aree sarà quindi graduale: sul sito istituzionale di Roma Capitale sono stati pubblicati gli elenchi delle aree verdi di ogni Municipio, divise in due categorie: quelle immediatamente fruibili perché già oggetto di interventi recenti o perché sono già in corso le lavorazioni (ad es. Villa Pamphilj) e quelle per le quali è stata già predisposta la programmazione ravvicinata dei lavori (https://www.comune.roma.it/web/it/informazione-di-servizio.page?contentId=IDS579061)”.

Prossimamente sarà pubblicato l’elenco delle aree per le quali la programmazione è in via di definizione. Sono state escluse invece da questi elenchi le aree decentrate ai Municipi, le aree adottate, il verde di arredo stradale.

“Nonostante l’emergenza coronavirus, si sta portando avanti un grande lavoro per riaprire i parchi in tutta la città e consentire ai romani, dal centro alla periferia, di tornare a passeggiare nelle aree verdi all’aria aperta. Voglio solo ricordare, ancora una volta, di essere prudenti e mantenere le distanze”, commenta la Sindaca Virginia Raggi.

“Grazie anche alla riorganizzazione del Servizio Giardini e all’aggiornamento del catasto del verde, atteso da decenni, abbiamo potuto fornire alla cittadinanza una veloce istantanea della situazione di tutto il territorio comunale e riscontrarla con i tecnici che operano nei Municipi. Un lavoro necessario poiché le ditte esterne nel periodo del lockdown hanno sospeso gli interventi. Un ringraziamento particolare va perciò al Servizio Giardini che con grande senso di responsabilità ha lavorato per consentire ai cittadini di ritornare a godere del nostro straordinario patrimonio verde. Sono certa che il rallentamento inevitabile di questi mesi sarà prontamente recuperato”, conclude l’Assessora alle Politiche del Verde Laura Fiorini.

Restano interdette le aree gioco dedicate ai più piccoli, secondo quanto stabilito  dall’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Polizia Locale ne ha già in consegna l’elenco e sta provvedendo alla loro chiusura.

La sorveglianza di molte delle aree a più elevato grado di frequentazione è assicurata, al fine di prevenire il rischio di assembramenti e  attività non consentite,  dalla  Polizia Locale e dalla  Protezione Civile di Roma Capitale. Inoltre i comportamenti corretti saranno ricordati ai cittadini da apposita cartellonistica predisposta dal Campidoglio.

Come detto non sono mancate le note dolenti. Angelo Belli e Fernando Urciuolo, il primo coordinatore della Lega nel Municipio XIII e il secondo nel XIV, hanno commentato: “Come migliaia di romani in questi due mesi di quarantena forzata, sognavamo da casa il giorno in cui saremmo potuti tornare a fruire delle aree pubbliche di Roma e, finalmente, ieri il sogno si è materializzato. Ma alla gioia istintiva per la riapertura si è sostituita un’amara sorpresa: l’erba dei parchi e dei giardini è cresciuta a dismisura, supera il metro di altezza ed è invasa dalle piante infestanti.

“Podisti, runner, biker, mamme con passeggini, bambini e persone anziane, al parco della Pineta Sacchetti non possono usufruire di quest’area in tranquillità. Devono fare continui slalom in mezzo a questa giungla di vegetazione incolta. Inoltre, questa mancanza di sfalcio dell’erba ha incrementato la presenza dei ‘forasacchi’, le piccole spighe di graminacee che costituiscono un pericolo continuo per i cani, in quanto si attaccano al pelo, al naso e alle zampe dell’animale causandogli, spesso, seri e gravissimi danni”.

“Su segnalazione dei cittadini, abbiamo anche visitato il parco di Val Cannuta dove, oltre all’erba alta, ci sono pure canneti fitti che andrebbero potati urgentemente. Ci chiediamo – hanno affermato – perché la sindaca Raggi non abbia voluto approfittare dei due mesi in cui i romani erano chiusi in casa a causa del Covid-19, per rendere vivibili e totalmente praticabili le aree verdi, ben sapendo che dal 4 maggio sarebbero state riaperte al pubblico. La scusa del blocco delle attività, anche del servizio giardini del Comune, fa acqua perché per il bene e la sicurezza dei cittadini si poteva prevedere una ripartizione dei lavori di sfalcio a settori e a giorni prestabiliti, così da evitare assembramenti o pericolo di contagio anche tra le squadre di giardinieri”. 

Sempre per la Lega, Andrea Nardini (Municipio XV) è sbottato: “Sono tornati fruibili i parchi pubblici, ma restano di fatto quasi tutti impraticabili. E’ il paradosso della giunta 5 Stelle, che in 60 giorni di chiusura, invece di approfittarne per eseguire opere di sfalcio e manutenzione, ha completamente abbandonato la maggior parte del verde pubblico, con la conseguenza che oggi, dopo lunghe settimane di lockdown, i cittadini del XV Municipio non possono ancora tornare a goderne davvero. Per i bambini costretti da due mesi a casa, le uniche fonti di sfogo all’aria aperta versano in condizioni fatiscenti”.

“Infatti, da vari sopralluoghi effettuati oggi dai membri del gruppo Lega XV Municipio da Cesano a Corso Francia, passando per via Cassia e traverse, emerge che l’incuria nelle aree verdi regna sovrana. La vegetazione è così incolta e prorompente che le panchine ne vengono inghiottite e a farla da padrone è ‘sua maestà’ l’erba alta. Questa sindaca non si smentisce mai, nemmeno adesso che avrebbe avuto tutto il tempo di far trovare i parchi in condizioni decorose ai residenti. Ma del resto l’incuria è il marchio di fabbrica Raggi. L’unica magra consolazione è che ne dovremo avere, per fortuna, ancora solo per un anno”.

Non solo: anche il Partito democratico aveva segnalato una riapertura da incubo per Villa Pamphili. Così il consigliere comunale, Marco Palumbo e il consigliere el Municipio XII, Lorenzo Marinone: “Erba alta fino alle ginocchia e degrado ben conservato. Questa la situazione che i romani hanno trovato a Villa Pamphili. Dove, dopo due mesi di chiusura, nulla sembra essere cambiato, a parte l’inesorabile esplosione della primavera, con l’erba cresciuta e ormai incontenibile”.

“Probabilmente ci sarà la stessa situazione negli altri parchi della Capitale. Ci chiediamo come mai la Giunta comunale non abbia programmato con anticipo degli interventi di sfalcio dell’erba nelle varie aree verdi della città in vista della riapertura del 4 maggio. Due mesi di abbandono pesano come un macigno sui parchi della Capitale, già provati dal degrado ben prima dell’emergenza Covid”.
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