Palio dei Somari di Allumiere 2025, i complimenti del paese all'artista Danila Pietrini • Terzo Binario News

Palio dei Somari di Allumiere 2025, i complimenti del paese all’artista Danila Pietrini

Ago 16, 2025 | Allumiere, Politica

Il Cencio rimarrà nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo dove i contradaioli potranno pregare e ammirarlo, il 24 verrà portato nel Palazzo Comunale

foto Diego Piroli – Grandi complimenti all’artista Danila Pietrini da parte di tutta la comunità di Allumiere per aver dipinto il 59° Cencio del Palio delle Contrade, il premio più ambito dai contradaioli del borgo.

Questo cencio vuole rendere omaggio alle alle radici operaie della comunità allumierasca, infatti Il tema proposto quest’anno riguarda ”Il Bicentenario della concessione delle case popolari del “Fabbricone” ai minatori delle Lumiere e dei forni per il pane giallo da parte di Papa Leone XII .

Questa parte artistica riprende una celebre foto degli anni ‘30 del Palazzo del “Fabbricone”, centralmente un cammeo di uno dei primi forni per il pane giallo in lavorazione, il tutto sovrastato dalla Madonna delle Grazie adornata dai raggi solari dei colori delle Contrade. Il Pane Giallo è diventato prodotto d’eccellenza del nostro Borgo, conosciuto in tutto il mondo per i molteplici premi vinti e le case del Fabbricone offrono ancora ospitalità a tutti gli allumieraschi che vi dimorano senza aver perso il fascino nel tempo.

È stato un tema molto ricercato, frutto di uno studio approfondito della storia locale e per noi era doveroso ricordarlo. Oltretutto vi è una connessione diretta con il Sommo Pontefice Leone XIV da poco eletto che è effettivamente un successore del Papa che ci ha donato queste strutture così importanti.

Leone XII, al secolo Annibale Sermattei della Genga (Genga, 22 agosto 1760; Roma, 10 febbraio 1829) è stato il 252º vescovo di Roma e papa italiano dal 1823 alla morte. Nato dal conte Flavio della Genga, appartenente alla famiglia dei feudatari di questa cittadina marchigiana e dalla contessa Maria Luisa Pariberti, di Fabriano, Annibale era il sesto di dieci figli. Tra i suoi antenati c’era l’artista Girolamo Genga.

Fu educato presso l’Accademia dei Nobili Ecclesiastici di Roma, fu ordinato presbitero nel 1783. Nel 1790 si fece notare per un brillante sermone da lui pronunciato in commemorazione dell’imperatore Giuseppe II. Nel 1792 Pio VI lo nominò suo segretario particolare e successivamente, nel 1793, lo promosse arcivescovo titolare di Tiro, inviandolo a Lucerna in qualità di nunzio apostolico.

Nel 1794 Pio VI provvide a nominarlo vescovo (fu ordinato nella cattedrale di Frascati dal cardinale Enrico Benedetto Stuart), quindi fu trasferito alla nunziatura di Colonia ma, in seguito allo scoppio della guerra, spostò la sua residenza ad Augusta. Nei 12 anni trascorsi in Germania, fu incaricato di svolgere delicate e importanti missioni diplomatiche presso le corti di Dresda, Vienna, Monaco di Baviera e Württemberg e presso Napoleone Bonaparte stesso.
Nel conclave del 1823 l’appoggio dalla fazione degli zelanti gli consentì di essere eletto, nonostante la decisa opposizione della Francia (28 settembre). Pare che la sua elezione sia stata facilitata dal fatto che si pensava avesse ormai poco da vivere; tuttavia, nonostante l’età e le precarie condizioni di salute, il suo pontificato durò sei anni.

Sotto il suo pontificato vi fu una forte crisi economica-sociale che soppresse anche con la violenza ma tutto ciò non lo contrastò dal porre attenzione alle necessità dei minatori delle Lumiere: infatti essendo la comunità in forte crescita grazie al continuo ingaggio di operai e minatori il Papa concesse nel 1825 la costruzione di uno dei primi “condomini” popolari chiamato dalla popolazione locale “il Fabbricone” che permettesse alle famiglie dei lavoratori di vivere dignitosamente a pochi passi dai siti di estrazione; inoltre nello stesso anno ordinò la costruzione di diversi forni per la cottura del pane volti al sostentamento degli operai e dei loro nuclei familiari, sopravvissuti in buona parte ai nostri giorni.

Il Cencio rimarrà nella chiesa della SS Maria Assunta in Cielo dove i contradaioli potranno pregare ed ammirare l’opera che unisce sacro e profano. Dopodiché il 24 verrà portato nel Palazzo Comunale dove i legittimi padroni della piazza sventoleranno questo vessillo in segno di vittoria e troverà dimora nella sede della Contrada vincente.

La presentazione del Cencio, curata in ogni particolare dalla Associazione Eureka con sinergico aiuto di ProLoco e Contrade, è avvenuta nella splendida cornice di Piazza della Repubblica con emozionanti spettacoli di fuoco e coinvolgente visione delle contrade proiettate sulla Chiesa della SS Assunta in Cielo. La Piazza straripante di gente ha vissuto momenti di grande emozione, suggestione, condivisione e coinvolgimento.

Piena soddisfazione per il Sindaco Luigi Landi e la Delegata alla Cultura Francesca Scarin: “Sono momenti di grande emozione difficili da descrivere, si può sentire nell’aria la voglia di vincere e l’amore che ogni singolo contradaiolo prova per la propria contrada che non si limita al Palio, bensì una realtà vissuta tutto l’anno secondo per secondo. Diamo dunque il via alla “settimana sacra” del Palio che vedrà partire i festeggiamenti dal 21 Agosto e culmineranno il 24 con il Palio. Sarà un Palio pieno di lacrime, gioia ed amore, qualcosa da vivere intensamente per poter essere capito. Invitiamo dunque a prendere parte alle Cene del Contradaiolo che partiranno il 21 e il 22, alla “Provaccia” ed alla sua notte mondana in tutte le contrade il 23 ed infine al 59° Palio delle Contrade di Allumiere. Ovviamente ulteriori novità saranno visionabili sulla pagina Facebook del Comune di Allumiere”.