La IV Commissione “Ambiente” del Comune di Civitavecchia, riunitasi ieri in seduta pubblica, ha audito i rappresentanti dell’Osservatorio Ambientale, a cui la Commissione ha chiesto formalmente di attivarsi immediatamente e in modo indipendente, al netto dei riscontri da parte di ARPA Lazio. In particolare, è stato richiesto di:
• perimetrare l’area potenzialmente esposta a eventuali contaminanti, individuando le priorità di intervento;
• avviare controlli straordinari sui pozzi privati e pubblici presenti in zona, per ottenere le prime indicazioni sull’integrità della falda acquifera.
La Commissione si riunirà nuovamente martedì 5 agosto, data in cui sarà audita ARPA Lazio, per completare il quadro tecnico sui livelli di rischio e sulle misure di tutela da adottare per la popolazione.
La Commissione Ambiente, unanimemente, mantiene contatti diretti e continui con tutti gli attori coinvolti nella vicenda e si impegna a fornire aggiornamenti tempestivi al sindaco man mano che emergeranno dati utili.
Il Presidente Ismaele De Crescenzo afferma:
“Stiamo lavorando per ottenere informazioni scientifiche solide e condivise. Abbiamo chiesto all’Osservatorio Ambientale di attivarsi da subito, in autonomia rispetto ad ARPA, per garantire tempi rapidi nella rilevazione di eventuali criticità. Ringrazio i rappresentanti per la disponibilità e per la prontezza con cui avvieranno i controlli sui pozzi. L’audizione di ARPA Lazio del 5 agosto sarà determinante per valutare ulteriori misure di sicurezza. La salute dei cittadini viene prima di tutto”.
Il Sindaco Marco Piendibene si dice soddisfatto del lavoro sinergico della commissione ambiente e dichiara:
“Il sequestro del Centro Chimico impone un’azione immediata, coordinata e trasparente da parte di tutte le istituzioni. Il Comune sarà parte attiva in ogni fase, a tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Voglio rassicurare i cittadini: non sottovaluteremo nulla e chiederemo risposte puntuali a tutti i soggetti competenti. Civitavecchia ha già pagato nel passato un prezzo alto in termini ambientali, e non permetteremo che oggi si possano correre rischi di qualsiasi natura”.
