“Un Comune alla deriva che per nascondere le proprie mancanze si affida a una vera e propria “arma di distrazione di massa”. Infatti, quando si dovrebbe parlare di tutt’altro, ad esempio di come l’amministrazione Grando intende approvare gli equilibri di bilancio dopo aver perso l’appoggio di tre consiglieri comunali e aver defenestrato un assessore, dentro una crisi socio-economica e sanitaria senza precedenti, siamo anche noi costretti ad affrontare il tema passato alle cronache come: “La ruota panoramica di piazza Rossellini ”. Così il Movimento Civico Ladispoli Città in una nota sui social sulla questione della ruota panoramica, argomento molto dibattuto negli ultimi giorni nella cittadina tirrenica.
“Leggendo le carte relative alla concessione dell’occupazione temporanea di suolo pubblico per la suddetta attrazione, ci siamo resi conto che il Dirigente Responsabile, ha preso atto – addirittura lo scrive sottolineandolo – che “con comunicazione del 28-10-2020 il Sindaco ha espresso all’ufficio Politiche delle Entrate, Societá Partecipate, Suap, Servizi informatici, il nullaosta al rilascio di autorizzazione per la grande attrazione nei luoghi e tempi richiesti”. È evidente a tutti l’anomalia della concessione e dell’intera pratica, peraltro in violazione evidente di quanto previsto dalla Delibera di Giunta n.36 del 13 febbraio 2020 che, al punto B, prevede: “per l’installazione di grandi-medie-piccole attrazioni l’emanazione di eventuale e specifico bando di gara in occasione di sagre e manifestazioni patrocinate dal comune”.

“Un bando fantasma, di cui non vi è traccia sull’albo pretorio comunale. Tra l’altro, questa autorizzazione è talmente futurista che neanche le date coincidono: infatti, il funzionario sostiene di aver ricevuto il nullaosta del sindaco in data 28\10\2020 per autorizzare un’attivitá a decorrere dal 28/08/2020. Quindi, nell’attuale amministrazione di Ladispoli, si è in grado di prevedere il futuro anche se la mano destra non sa cosa faccia la sinistra. Anzi, al contrario, appare che basta una semplice pec del Sindaco inviata a un funzionario per autorizzare qualunque cosa: la ruota panoramica in piazza Rossellini come – prendendo a prestito Fedora, una delle cittá invisibili di Calvino – una peschiera delle meduse dove potersi specchiare nel piazzale della Stazione o riservare il viale Italia al passeggio degli elefanti”.
“Giá il solo buonsenso ci fa capire che per un’installazione del genere non serve e non basta una pec del Sindaco; ma trattandosi di un’amministrazione comunale, siamo certi che tutto questo sia anche e soprattutto fuori dalla legge”.
“In attesa di comprendere dove siano le ricevute di pagamento di TOSAP e TARI e di poter reperire i materiali autorizzativi ancora non pervenuti al Comune (collaudi, polizza fideiussoria e certificazione degli impianti da fornire a fine montaggio), sottolineiamo come perfino l’impatto estetico della ruota panoramica stia trasformando la piazza di Ladispoli in uno scenario apocalittico, degno di un teatro post bellico o di una cittá periferica reduce da un regime, attraverso una modalitá di gestione amministrativa che nei comuni è difficile trovare e di cui Ladispoli si sta facendo caposcuola. Dentro ad un quadro di una gravitá lesiva dei diritti dei cittadini e che qui viene riproposta spesso, come unica modalitá conosciuta. Sicuramente l’amministrazione ridimensionerá questa figuraccia parlando di meri errori materiali nell’atto quando invece é evidente a tutti che ci si trova di fronte all’ennesima prova di fallimento amministrativo di Grando e della sua giunta”.
