di Francesco Scialacqua
Positivo il dato della differenziata a Ladispoli per l’anno 2017. L’ISPRA ha pubblicato poche settimane fa il report comune per comune mettendo in evidenza che il dato della differenziata 2017 è al 66,75% contro il 65,05% del 2016.
Un dato che a prima vista risulta di 5 punti percentuali inferiore a quello trattato nella relazione TARI dell’ente, osservazione che il nostro giornale aveva fatto anche lo scorso anno, quanto la differenziata dichiarata dal comune era del 70%, mentre quella di ISPRA il 65%.
Abbiamo approfondito la questione con il delegato all’igiene urbana Carmelo Augello, che si è dimostrato molto disponibile a comprendere insieme le ragioni di questa discrepanza.
L’ISPRA del resto effettua le sue rilevazioni prelevando i dati direttamente dai comuni ottenendo i quantitativi delle varie componenti (CER), fatto che rende ancora più anomala questa differenza.
Dopo una richiesta di chiarimento degli uffici l’ISPRA ha reso noto che nel calcolo effettuato l’Istituto considera i rifiuti da spazzamento stradale, nel caso non venga indicato il processo di effettivo recupero, come quota indifferenziata. Aumentando quindi il denominatore del rapporto tra quantitativo di rifiuti differenziati fratto il quantitativo di rifiuti non differenziati, la relativa percentuale risulta essere più bassa rispetto a quella calcolata dal comune.
Nessun mistero quindi, anche se di fatto il metodo di calcolo del comune va a vantaggio della ditta che effettua la raccolta. Il capitolato della gara ormai a scadenza, prevede che la ditta ottenga dei bonus per ogni punto di differenziata sopra il 68%. Stante alla formula dell’ISPRA la Massimi né per il 2016 né per il 2017 avrebbe ottenuto alcun bonus.
Si vedrà dal 2019 come questo bonus verrà calcolato ed inciderà nel piano economico del nuovo piano rifiuti di recente portato in discussione in commissione e presentato ufficialmente alla cittadinanza.