Riceviamo e pubblichiamo – “Abbiamo scoperto consultando l’albo pretorio del Comune di Ladispoli che tra tutto il 2023 e questo inizio del 2024 sono stati rilasciati 14 permessi a costruire. Di questi, ben 4 fanno capo a familiari del nostro sindaco. 𝗤𝘂𝗮𝘀𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀s𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗿𝗲 𝘀𝘂 𝘁𝗿𝗲, 𝗶𝗻𝘀𝗼𝗺𝗺𝗮.
Ora arriva un’altra chicca. Con la delibera di giunta 25 del 16/02/2023 si approva l’istituzione dell’ufficio di stato civile esterno presso il Gotha Beach, ovvero la possibilità di celebrare matrimoni e unioni civili presso l’attività che insiste sul terreno di proprietà della famiglia del sindaco.
Non mettiamo in dubbio la legittimità di questi permessi, ma poniamo l’attenzione su scelte a nostro giudizio alquanto inopportune, ponendo l’attenzione su un aspetto politico e culturale preoccupante: la tendenza tutta italiana a confondere il proprio ruolo pubblico con gli interessi economici privati o familiari.
Qualcuno può dirsi sorpreso che l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Grando stia portando avanti una variante urbanistica che prevede circa 400 Mila metri cubi di cemento di fronte al Monumento Naturale Palude di Torre Flavia? O un aumento di cubature residenziali per quasi 9500 abitanti in più?
E che (notizia di ieri) sia pronta ad approvare un nuovo programma integrato al Km 37 dell’Aurelia, dopo aver già dato il via libera nella prima consiliatura al centro commerciale al Km 38?
Qualcuno ritiene tutto questo accettabile e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, ma anche politico? Discutiamone apertamente.
Noi pensiamo non lo sia affatto e crediamo che i cittadini meritino un’Amministrazione che ponga al centro gli interessi generali”.
Lo dichiara il gruppo di Ladispoli Attiva in un comunicato stampa