Una fama non solo locale, ma internazionale.
L’articolo uscito nella giornata del 1 maggio sul New York Times ha esportato il carciofo romanesco, e la sagra ladispolana in tutto il mondo.
Il motivo dell’articolo è culturale ed interessante, ossia le radici delle ricette del carciofo romanesco e della ricetta tradizionale dei carciofi alla giudia.
Una tradizione che, come raccontato dal celebre giornale newyorkese, è ebrea.
E proprio a Ladispoli che negli anni ’70 e ’80 era diventato un porto temporaneo per migliaia di immigrati ebrei russi sfuggiti alle persecuzioni in Unione Sovietica, la signora Di Porto, ex insegnante in una scuola ebraica, metodicamente preparava una dimostrazione di cucina.
Così Ladispoli divenne la patria del carciofo romanesco.
E le caratteristiche del carciofo non sono passate inosservate al giornalista del New York Times che, attraverso il presidente della pro Loco Claudio Nardocci, ha messo il luce la ricchezza di ferro della pianta e di come la struttura chiusa delle foglie non permette a nessun insetto di entrare.
“La Pro Loco 68 anni fa inventò la Sagra del Carciofo Romanesco di Ladispoli…ora il riconoscimento per questo vero miracolo della natura a tutta la nostra città, viene dal più famoso giornale del mondo:il New York Times. Il che equivale ad informare milioni di persone !!” ha commentato su Fb Nardocci – una immensa soddisfazione per tutti quelli che in questi lunghi anni si sono sacrificati per raggiungere questi traguardi: Volontari Pro Loco,Sindaci ed Amministratori,Forze dell’Ordine, Protezione civile, Croce Rossa,Associazioni tutte e semplici Cittadini. Tutti coloro che hanno creduto fermamente nelle qualità uniche del nostro insuperabile ortaggio. Un particolare ringraziamento alla squadra del Sindaco Grando e dell’Assessore Milani per la piena fiducia nel nostro operato,con la notizia di oggi siamo certi di averli riempiti di soddisfazioni.
Ai Cittadini oltre al più sentito Grazie di cuore, l’invito ad essere uniti anche per la prossima fantastica sfida quella dell’esibizione della Frecce Tricolori”.
