È uscito il primo libro di Maddalena Sterpetti, cerite di nascita. Si tratta de “La rosa crepante”, pubblicato dalla casa editrice Sette Città, un prosimetro che raccoglie racconti brevi e componimenti poetici.
Un respiro tra parole, emozioni, luoghi, ferite, felicità e amore, soprattutto amore: il vero sentiero di vita che tutto raccoglie se abbiamo la forza e la caparbietà di usarlo in ogni dimensione che ci troviamo a vivere.
“Lo strano titolo della raccolta assume un significato (non potrebbe essere altrimenti) ben perspicuo. Rosa crepante è la “sedimentazione lavica” visibile nei territori centro-italiani di antichissima attività vulcanica. L’eruzione lavica allude proprio alla forza ed all’intensità dell’emozione. L’emozione è una costante, ma anche e soprattutto è una costante la sua necessaria ricomposizione formale ed espressiva nella figura così immediata, ad onta di ogni logorìo retorico, della rosa poetica. Un’emozione non pietrificata, ma sedimentata e purificata, come avviene per la natura quasi adamantina del boccio geologico in questione.” (Valentino Cecchetti)
“L’accumulo di pensieri e di sensazioni, allora, il silenzio e i silenzi, il tempo e i ricordi, l’amore totalizzante e il desiderio, la sensualità e i corpi, l’esistenza e la sua negazione, il dolore e la malattia mortale della vita, i momenti e il paesaggio, il vissuto e il non vissuto, l’impressione che tutto possa finire da un momento all’altro, la tristezza e la malinconia, i dubbi…l’assenza, sono in Maddalena diventati magma solidificato, testi destinati a coloro che avranno l’occasione di imbattersi (seguendo le tracce dei frammenti di un frammentato io) nel sogno di una rosa viva (…magari senza spine): junghiana immagine archetipo dell’anima. (Luigi Martellini)”