“Approvazione della mozione contro i farmaci Teva, delibere ritirate e due defezioni che pesano come macigni”
Ad Allumiere la parola “governare” sembra ormai un ricordo lontano. L’ultimo Consiglio comunale, ieri 25 novembre 2025, ne è stata l’ennesima conferma: 45 minuti di attesa per trovare il numero legale, mentre il sindaco, telefono alla mano, cercava disperatamente di rimediare alle assenze dei suoi. Un quadro che definire imbarazzante è un eufemismo.
La seduta è iniziata solo grazie a una sorta di “caccia al consigliere”, sintomo lampante di una maggioranza che non riesce più nemmeno a garantire la propria presenza.
E quando finalmente il Consiglio è partito, il risultato non è stato migliore. Sulla mozione sui farmaci Teva, la maggioranza è crollata ancora una volta: andata sotto, incapace di tenere insieme quello che resta delle sue file. La mozione è passata senza colpo ferire, grazie a un’opposizione semplicemente… presente. Il resto lo ha fatto la disorganizzazione altrui.
A rendere il quadro ancora più desolante, è arrivato il ritiro di un’ulteriore delibera, dopo le tre giudicate illegittime nelle sedute precedenti. Stiamo parlando della proposta riguardante la fusione del servizio della Polizia Locale – con comando ovviamente al Comune di Tolfa — che è stata ritirata perché presentata in maniera confusa, piena di errori, una bozza che sembrava più un appunto buttato giù in fretta che un atto amministrativo. Un’altra figuraccia, che si aggiunge alla collezione.
E come se non bastasse, la maggioranza continua a perdere pezzi: due consiglieri si sono già allontanati, lasciando un vuoto politico evidente e rendendo sempre più complicato persino raggiungere il numero legale, figuriamoci governare.
Fra ritardi, sconfitte, atti ritirati e una maggioranza che si assottiglia di settimana in settimana, l’immagine restituita è quella di un’amministrazione che non riesce più a stare in piedi”.
I consiglieri PD Allumiere e insieme per Allumiere
