Il webinar SportBite ha discusso di biomeccanica in palestra • Terzo Binario News

Il webinar SportBite ha discusso di biomeccanica in palestra

Gen 5, 2021 | Dal Web

foto: Alterfines / Pixabay

La piattaforma Eventbrite, che permette di organizzare conferenze, talks, a distanza, ha ospitato il webinar di SportBite sull’importanza della biomeccanica nello sport, in cui è intervenuto il dott. Mauro Testa, responsabile scientifico di Biomoove Lab (Centro di biomeccanica nello sport) e Mark Helme, phd dell’Università di Leeds.

Mauro Testa, è un nome molto noto nel campo della biomeccanica mondiale, ha collaborato con università e centri di ricerca in tutto il mondo. A lui si deve l’invenzione della prima scarpa da calcetto Lotto con il tacchetto rotante per evitare traumi e infortuni. Attualmente sta svolgendo una ricerca per la Fifa sui campi da calcio e la prevenzione degli infortuni, mentre si segue con apprensione l’andamento dei  contagi nelle Rsa.

Mark Helme, sta svolgendo una ricerca sull’asimmetria della forza delle gambe negli atleti. Si è focalizzato in particolar modo su un’analisi biomeccanica dei giocatori di Rugby League. Ha somministrato loro dei test per misurare la diversità della forza tra un arto e l’altro, la velocità di cambio di direzione e gli infortuni a cui sono sottoposti. I risultati di questo lavoro accademico sono stati esposti nel webinar di SporBite. 

Nonostante affondi le sue origini in epoca antica, la biomeccanica è una scienza di recente sviluppo, che studia il movimento del corpo rispetto agli strumenti che utilizza nello sport, al fine di evitare traumi, infortuni e migliorare la prestazione atletica. Fin dall’antichità l’uomo è stato attratto dallo studio del corpo, si pensi ad esempio ad Aristotele che studiava le connessioni fra corpo e filosofia nei testi “Phisica” e “De incesso animalium”. 

Ma fu Leonardo Da Vinci, il più attento e perspicace studioso del corpo umano, analizzando i movimenti del corpo umano in rapporto alla meccanica. Il suo contributo fu talmente rilevante che ancor oggi i suoi lavori sono materia di ricerca.

La disciplina in Italia iniziò a godere di considerazione nel ‘900 con Rodolfo Margaria, fisiologo che studiò la meccanica applicata al movimento della corsa. Ma solo nel 1976 a Milano, sorse il primo Centro di Bioingegneria (Politecnico di Milano, Fondazione Don Gnocchi), in cui si iniziò a studiare la biomeccanica applicata alle discipline sportive con il gruppo di ricerca capitanato dal professore Antonio Pedotti. 

Oggi il valore di questa disciplina non è più patrimonio di pochi esperti, ma è notoriamente conosciuto anche fra gli amanti del fitness. 

Giuseppe Tarquini del sito Pazziperilfitness ha dichiarato: “Fra le discipline più diffuse vediamo l’uso delle racchette condizionato da un’analisi sulla biomeccanica del braccio. La racchetta infatti viene scelta in base alla propria altezza, la lunghezza del braccio e al peso, perché si conoscono le ripercussioni mediche per l’utilizzo di uno strumento non adeguato alla propria fisicità (epicondilite); questo fa capire l’importanza del conoscere la fisiologia e i comportamenti biodinamici durante la pratica della disciplina”. 

La biomeccanica sta migliorando l’approccio delle persone allo sport, consentendogli di fare scelte più consapevoli che non inficino la salute; per questo incontri come il webinar di SportBite hanno un ottimo riscontro di pubblico.