Ecco un intervento del Partito Democratico di Tolfa, rivolto soprattutto all’onorevole Alessandro Battilocchio deputato di Forza Italia, che ha iniziato la sua carriera politica proprio dal paese collnare di cui fu un giovanissimo sindaco.
“ll ddl proposto dal senatore Gasparri di Forza Italia, che punta a zittire chi denuncia i crimini israeliani e chi manifesta solidarietà al popolo palestinese, rischia di trasformare in reato ogni critica allo Stato d’Israele, confondendo antisionismo con antisemitismo.
Cosa pensa l’onorevoleBattilocchio, compagno di partito e di governo dell’On. Gasparri, di questo decreto che rappresenta un attacco diretto alla libertà di parola e di manifestazione?
Sarebbe chiaramente una legge pensata più per reprimere la protesta e intimidire i cittadiniche per contrastare il razzismo reale. La repressione di questo ddl colpirebbe ulteriormente le piazze, fatte anche e soprattutto da studenti, che già subiscono pressioni nelle università e nelle scuole per le loro opinioni politiche e le manifestazioni di solidarietà con Gaza.
Chiunque osi esprimere dissenso rischia di essere etichettato come “antisemita”, con effetti intimidatori evidenti sul diritto di manifestare e di esprimersi. Ed è un modo per zittirle quelle piazze e quei cittadini che si sono ribellati ad un Governo denunciato per complicità in Genocidio.
In questo contesto, il silenzio dell’onorevole Alessandro Battilocchio ci preoccupa. In questi due anni, non ricordiamo una parola sulla Palestina, sui massacri a Gaza, sulle violazioni dei diritti umani.
E parliamo dello stesso Battilocchio che anni fa molti di noi ragazzini/e, abbiamo conosciuto mentre ci invitava a fare volontariato con i bambini provenienti dal Sahara.
Perché oggi, davanti a genocidi e repressione, invece non trova nulla da dire? Non bastano più foto sorridenti accompagnati da slogan come “Tra la mia gente”. Essere tra la propria gente significa ascoltarla, difendere la sua voce e i suoi diritti.
Il ddl Gasparri se approvato, diventerebbe uno strumento per vietare manifestazioni, censurare opinioni e intimidire cittadini, minando diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.
Chiediamo a Battilocchio, che rappresenta questo territorio grazie ai voti dei suoi cittadini, di prendere posizione chiaramente: è dalla parte di chi protesta per la vita, per la giustizia e per la libertà, o è dalla parte di chi reprime e censura?
I cittadini e gli studenti hanno diritto di sapere da che parte sta il rappresentante del loro territorio. Il silenzio, in questa situazione, è già una scelta politica, e in politica, come nella storia, il silenzio pesa tanto quanto le azioni”.
