Furti a Civitavecchia, Avolio: "Commercianti preoccupati ma propositivi" • Terzo Binario News

Furti a Civitavecchia, Avolio: “Commercianti preoccupati ma propositivi”

Nov 6, 2025 | Civitavecchia, Cronaca, Politica

Un furto banale dentro due ristoranti del Lungomare di Civitavecchia ha riportato un certo clima di incertezza fra i commercianti di Civitavecchia, preoccupati dalla crisi del settore e dalla sicurezza.

cristiano avolio confcommercio

Da quanto si apprende, si è trattato di un’effrazione che ha generato pochi spiccioli di refurtiva visto che nei due esercizi non c’era contante al punto che – a quanto risulta – non è stata neanche sporta denuncia anche se appare probabile che si tratti dei soliti ladri che operano in città. Il problema sono i danni collaterali come gli infissi da ripristinare e l’interrogativo su cosa accadrà la prossima notte e a chi.

Per questo Cristiano Avolio, responsabile associativo per Confcommercio Civitavecchia, fotografa una situazione sì di preoccupazione ma contestualmente è palese la voglia di compiere uno scatto in avanti. «Già in passato ci sono stati furti – afferma – e sono episodi preoccupati ma non tanto per il bottino, alquanto scarso, e il furto in sé ma per i danni collaterali che generano questi episodi. Ci si trova a pagare costi extra non previsti per giunta in momento storico e stagionale i cui si lavora poco».

Negli ultimi mesi, un buon deterrente per episodi di microcriminalità si sta rivelando la presenza della videosorveglianza, sulla cui efficacia appaiono tutti d’accordo, esercenti e forze dell’ordine: «Su questo spetto c’è una convergenza sulla funzionalità delle telecamere di sicurezza intelligenti nelle zone pubbliche come quelle del Ghetto e corso Centocelle dove alla fine sono una sessantina le attività. Qui serve una soluzione che consenta una gestione sul tipo dei “metronotte” che controlli e avverta le forze dell’ordine in caso di reati commessi contro i negozi. In questo senso ci sono stati nel passato recente due ottimi incontri con il dirigente del Commissariato di Polizia Aurelio Metelli e con il quale ci siamo visti parlando anche delle problematiche legate alla malamovida, che talvolta diventa ingestibile e in questo senso c’è piena collaborazione. Le istituzioni lavorano sotto organico e coprire tutta Civitavecchia capisco come diventi difficile garantire contemporaneamente la sicurezza a tutti 50mila abitanti. Un aspetto però è certo: serve più controllo».
Avolio torna poi a guardare dal punto di vista dei commercianti: «Sono consapevoli che le leggi funzionano in un certo modo, dove spesso i ladri sono personaggi ben noti perché sono sempre gli stessi ad agire e questo genera sconforto sulla certezza della pena e non vederli più danneggiare le proprie attività. C’è anche da dire che oggi come oggi nessuno lascia niente di valore nella propria attività, così facendo non c’è niente da rubare né soldi né casseforti, né altro. Si è pure pensato di tornare alle ronde ma insomma, non è un’idea che affascini. Al Ghetto ci hanno ragionato per la sicurezza notturna ma la burocrazia rende questa strada difficile da percorrere. In realtà i commercianti vorrebbero fare solo i commercianti dato che il momento non è certo favorevole. In città si vede chiaramente la desertificazione commerciale con vetrine chiuse e locali sfitti, se poi ci si mette pure la sicurezza è un guaio come per la malamovida e le risse. Il discorso è più generale perché viene penalizzata la qualità della vita di tutta la città. Chiudere tutto non è la soluzione, ma gestire la notte sì è necessario iniziando dall’evitare la somministrazione di alcool ai minorenni. In questo ci dovrebbe essere la garanzia che ciò non accada». Per “misurare la temperatura” alla categoria qualche giorno fa lo stesso Avolio insieme al comandante della Municipale Ivano Berti e al dirigente Metelli hanno effettuato dei sopralluoghi mentre è in corso un’interlocuzione con il Pincio allargata ad altri quartieri. «Delle persone sono state riconosciute grazie dalle immagini e segnalate laddove commettano reati e nel fine settimana scorso hanno pattugliato anche delle unità cinofile. Con il comune parliamo tramite i Comitati dei commercianti di quartiere e ci sono stati i primi con Ghetto, Pirgo e corso Marconi con l’esposizione dei problemi ma anche le proposte di soluzione con annessa redazione di un verbale che accorcia i tempi. Poi toccherà a Campo dell’Oro, corso Centocelle e via Traiana, piazza Calamatta e via Trieste e piazza Saffi, Piazza Leandra e via Montegrappa. Si vuol creare uno strumento valido nel tempo facendo presente che conviene costituirsi come rete di impresa per accedere ai bandi a fondo perduto regionali o comunali oppure i gruppi di acquisto» la conclusione di Cristiano Avolio.
Alessio Vallerga