Finite le feste ricomincia l’estenuante cammino della coalizione di centro-sinistra verso le elezioni amministrative 2017. La settimana scorsa, dopo la candidatura dell’avvocato Siro Bargiacchi, l’uscita pubblica dell’assessore ai lavori pubblici Marco Pierini ha segnato ufficialmente la sua discesa in campo e tracciato un solco nel quale si inserisce ora Francesco Fantozzi.
Franco Fantozzi è stato uno degli uomini decisivi per la vittoria del centrosinistra guidato dal sindaco Paliotta nel 2012 e padre putativo della Lista Ladispoli Città che ha ottenuto oltre duemila voti di lista. Marco Pierini ne ha incassato l’endorsement insieme all’invito di insistere sulla strada dell’autonomia politica “al di fuori dei soliti schemi”. Si è deciso di domandare al diretto interessato quale percorso immagina il suo gruppo per la prossima competizione elettorale.
Se si decidesse di andare a primarie di coalizione lei sosterrebbe la candidatura di Marco Pierini a prescindere o, viceversa, crede che le primarie non siano il modo giusto per scegliere il candidato sindaco?
La seconda risposta. Ho già avuto modo di rappresentare anche al Pd che secondo noi le primarie non fanno parte del dna di una città come Ladispoli. Un conto è farle in una grande città, dove hanno più una valenza di orientamento politico. Ma fare le primarie in una città come Ladispoli significherebbe far rivivere le correnti, le fazioni, i gruppi che andrebbero a risvegliare i parenti per portarli a votare. Credo piuttosto che si potrebbe arrivare ad un accordo fra i gruppi che vorranno stare insieme. Pertanto non crediamo nelle primarie. Anzi, secondo me se faranno le primarie noi non saremo della partita.
Crede che Marco Pierini condivida questa sua idea?
Questo non lo so. Lui ha sempre detto che se ci sono le condizioni si presenterà alle primarie. Non so cosa farà Marco Pierini, ma io mi sono sentito di ricordargli un po’ il suo passato. Secondo me inoltre una vittoria del centrosinistra può passare più agevolmente attraverso una grande coalizione. Marco è uno dei candidati che potrebbe richiamare anche quei consensi che non hanno mai fatto capo alla sinistra.
Su quest’idea di trasversalità vi trovate abbastanza d’accordo. Anche lui durante l’assemblea degli iscritti aveva fatto presente la possibilità di andare anche oltre la presentazione del simbolo…
Credo che sia una delle cose buone che potrebbero venir fuori. Oggi, diciamo la verità, tutti i partiti sono un po’ in disgrazia. Allora bisognerebbe aprirsi veramente alla società civile lasciando un po’ da parte le bandiere, ecco bisognerebbe un po’ vedere quello che gli uomini all’interno o all’esterno dei partiti sono in grado di fare o di rappresentare. Poi se conosce la mia storia saprà che io ho sempre militato nella Democrazia Cristiana…
Sì, e so che lei ha fatto l’assessore nella giunta Bargiacchi del compromesso storico Dc-Pci dal 1985 al 1990. Siro Bargiacchi è un altro dei candidati del Pd scesi in campo finora. Di lui che ne pensa?
Ho una grande ammirazione per Siro Bargiacchi. Ricordo bene quando ha fatto il sindaco ed è stato veramente un sindaco modello. Nulla da dire. Però io spero che ci sia piano piano un rinnovamento della classe politica. Io non mi sono più candidato a consigliere comunale quando avrei potuto farlo. Ho sempre cercato di mandare avanti i giovani proprio per consentire un rinnovamento. Anche nella lista civica Ladispoli Città i vari consiglieri comunali sono tutti volti nuovi, giovani. Questo è uno dei contributi che vorrei dare ancora alla nostra città.
Ritorniamo alla grande coalizione. Il gruppo che fa capo a Ruscito e Cagiola potrebbe convergere fin dall’inizio in un progetto comune con voi?
Non vedo perché no. Dal momento che questa maggioranza si sta reggendo anche con i loro voti non capisco per quale motivo non dovremmo cercare anche il loro apporto. Mi sembra strano che qualcuno ragioni diversamente.
E quindi non crede sarebbe difficile trovare la convergenza su un nome come candidato sindaco con loro?
Siamo tra persone adulte, ci si siede ad un tavolo e se ne parla. Mi sembra un po’ esagerato che il Partito Democratico, ad oggi, esprima tre candidature. Spero che intanto riescano a trovare una sintesi interna e che riescano perlomeno ad esprimere un candidato. Così anche gli altri gruppi potrebbero esprimerne uno loro e sulla base di quelli potremmo ragionare.
Dunque lei non sta, mi passi il termine, “scaricando” il Partito Democratico?
Assolutamente. Se nell’intervista traspare questo mi dispiace. Però è chiaro che noi ci siamo sempre sentiti uomini liberi e lo saremo ancora. Auspichiamo una nuova ripartenza col Pd. Se così non sarà ci saranno altre strade da percorrere. Però sono convinto che arriveremo ad una sintesi. Ma è prematuro dirlo…aspettiamo gli eventi.
Sicuramente quindi parteciperà all’incontro annunciato per domani [stasera n.d.r] dal Pd con le altre forze politiche di maggioranza.
Certamente, i problemi non si risolvono scappando. I problemi vanno affrontati e nel limite del possibile si deve cercare di risolverli. Sicuramente domani [stasera n.d.r]saremo all’incontro promosso dal Pd. Però voglio sia chiaro che io non ho voglia né di apparire né di fare una nuova carriera politica. Cerco di dare il mio contributo alla mia città, con ruoli diversi, magari favorendo un rinnovamento della classe politica.