“A Roma, in via Salvatore Talamo (quartiere Collatino) nella propria abitazione, un 57enne,
Assistente Capo della Polizia di Stato in servizio presso la Segreteria del Dipartimento
della P.S. servizio tecnico gestione 1° settore, si è suicidato, esplodendosi un colpo
al cuore con la pistola d’ordinanza“. Così Antonio de Lieto, segretario generale del LiSiPo (Libero sindacato di Polizia.
“Il LI.SI.PO. tutto si unisce all’immenso dolore della famiglia del poliziotto che si è tolto la vita. E’ un bollettino di guerra e il numero dei suicidi nella Polizia di Stato sale sempre di più. è dell’altro giorno l’appello che il LI.SI.PO. Libero Sindacato di Polizia ha rivolto al Ministro dell’Interno, al Governo ed i massimi vertici del Ministero dell’Interno. Il LI.SI.PO. si chiede, i dirigenti dei vari Uffici della Polizia di Stato dislocati sul territorio non
hanno mai notato comportamenti dubbiosi a carico di operatori di Polizia?”.
” Eppure, questi dirigenti sono sempre attenti e ligi al proprio dovere! Ed allora come mai i
poliziotti si ammazzano e i dirigenti non riescono ad intervenire prima del
drammatico gesto? Certo, i dirigenti della Polizia di Stato non sono degli psicologi;
pertanto non hanno competenze ed in considerazione di ciò il LI.SI.PO. si chiede:
quanti altri poliziotti dobbiamo piangere nell’attesa che chi di dovere si adoperi
affinché si provveda all’assegnazione di psicologi presso ogni Ufficio di Polizia
dislocato sul territorio”.
“Ormai è una moda aggredire gli operatori di Polizia quando intervengono per sedare una qualsiasi controversia o per altra emergenza. Ci si deve augurare che al termine dell’intervento non si ritrovino i Colleghi stessi ad essere gli eventuali accusati…. Questo ed altri eventi particolari, a giudizio del LI.SI.PO., possono contribuire negativamente sulla psicosi di qualsiasi essere umano”.