Ecco una accorata lettera da parte dell’associazione Emergenze Pelose che opera nel comprensorio di Civitavecchia e che attrende da tempo risposte concrete da parte dell’amministrazione comunale, nonostante varie mail a sindaco, assessori e delegati.
“Abbiamo pensato più volte di scrivervi per la situazione della Colonia di gatti che ci è stata segnalata ad inizio ottobre. Abbiamo cercato in tutti i modi di ottenere un aiuto concreto dalle istituzioni, ma ci siamo trovati davanti a un muro di silenzio.
Sono 18 le mail inviate, senza ricevere alcuna risposta. Nel frattempo, con enormi sforzi, siamo riusciti a far sterilizzare circa 15 gatti, ma la situazione resta drammatica: quasi tutti i gattini recuperati sono affetti da Giardia spp.
Sono piccoli malati, fragili, e senza interventi tempestivi rischiano la morte. Li stiamo curando con impegno e dedizione, ma ogni giorno diventa più difficile far fronte a tutto da soli.
Ci amareggia profondamente constatare il disinteresse di chi dovrebbe garantire tutela e supporto. Non parliamo di grandi somme, ma di tempo, attenzione e sensibilità — cose che sembrano mancare del tutto.
Nonostante le nostre richieste, non sono stati previsti interventi straordinari, e persino le procedure per accogliere gattini malati vengono rifiutate, come se la sofferenza di un animale non contasse se non è “incidentato”.
Oggi ennesimo Scempio, una ragazza attiva la procedura per un gattino a bordo strada, viene portato via tramite procedura e dopo neanche 2 ore viene di nuovo liberato sul territorio senza terapia o diagnosi perché il comune non ha disposto il ricovero in quanto non in pericolo di vita!! Un gattino di 50 giorni!!!
Nella foto il gattino Non malato.
Dopo il nostro primo appello siamo stati convocati, ma purtroppo si è trattato di un fuoco di paglia: il prossimo incontro è fissato solo per il 3 dicembre, quando ci troveremo già con nuove nascite e nuove emergenze da affrontare.
Da anni operiamo sul territorio con passione e serietà, ma il totale disinteresse mostrato da chi ha il potere di intervenire ci lascia senza parole.
Non chiediamo riconoscimenti, solo collaborazione, perché senza un cambiamento reale continueremo a combattere una battaglia impari, lasciando soli gli animali e chi ogni giorno si prende cura di loro”.
