Capitaneria di Porto di Civitavecchia, la Motovedetta CP 305 parte per Lampedusa • Terzo Binario News

Capitaneria di Porto di Civitavecchia, la Motovedetta CP 305 parte per Lampedusa

Gen 2, 2015 | Civitavecchia, Cronaca

DSC_8557Nella mattinata di venerdì 2 gennaio, la motovedetta CP305 della Capitaneria di Porto di Civitavecchia lascerà la sua normale sede di servizio per dirigersi, per la quarta volta, nelle acque del canale di Sicilia per attività di sorveglianza marittima volta al contenimento dei flussi di immigrazione irregolare, operando nell’ambito della 7^ Squadriglia Guardia Costiera di Lampedusa.

La motovedetta, al comando del Maresciallo Perilli e con altri 4 membri di equipaggio (Capo Visone, Sottocapi Batti, Verde e Trano), raggiungerà quindi nei prossimi giorni l’isola siciliana, rilevando un analoga unità che in questi mesi è stata distaccata a Lampedusa. Oltre alla CP305 sull’isola sono presenti altre tre motovedette della classe 300 e una unità della classe 200.

Da sottolineare che, una volta giunta a destinazione, sulla motovedetta civitavecchiese verrà imbarcato anche un operatore rescue swimmer, ovvero personale della Guardia Costiera altamente specializzato e facente parte di una squadra d’elite formata dai migliori nuotatori di soccorso, capaci di raggiungere persone in difficoltà in acqua in qualsiasi condizione ambientale.

31.05.10 Presentazione CP305 (76)La durata della missione, di circa due mesi, rientra nell’ambito dei periodici avvicendamenti che il Corpo delle Capitanerie di Porto assicura, con i suoi mezzi provenienti da tutta Italia, al dispositivo aeronavale che costituisce l’avamposto delle coste nazionali.

Con il termine dell’operazione Mare Nostrum, e la progressiva rimodulazione nell’ambito della missione europea di Frontex nota come Triton, non sono infatti cessate le quotidiane attività di soccorso che il personale della Guardia Costiera assicura con i suoi mezzi ed uomini a favore delle centinaia di migranti che – anche nella pericolosa stagione invernale – non mancano di prendere il mare ed avventurarsi nella difficili acque del Mediterraneo, nella speranza di una vita migliore e fuggendo da indicibili sofferenze patite nei paesi di origine.

Anche questa volta, quindi, non possiamo che augurare buon vento a tutto l’equipaggio della nostra motovedetta, che saprà certamente distinguersi nelle lontane acque del canale di Sicilia in una importante e meritoria opera di assistenza e soccorso in mare.