Le vetture sono state visionate. E il risultato è stato da dimenticare. I sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uil T, Faisa, Fast) hanno ascoltato i lavoratori. E hanno osservato i nuovi bus a noleggio. Alla fine, il quadro non è stato dei migliori: “Il posto guida non è adatto per un lavoratore alto oltre 1,75, i pedali del freno e dell’acceleratore troppo ravvicinati non consentono una guida ottimale”. Questi alcuni nodi messi neri su bianco in una lettera inviata ad Atac.
“Manca copertura per il posto guida aumentando la possibilità di aggressioni già più volte denunciate in special modo sulla linea 870. Mancanza del sistema del blocco porte, fondamentale per evitare ripartenze accidentali e per l’incolumità dei passeggeri”.
Non solo: il sistema di apertura delle porte verso l’esterno, per i sindacati, procura disagi sulle linee (come la 228) con carreggiata “molto stretta, con la possibilità di prendere in fermata i veicoli privati parcheggiati”.
Inoltre “la porta anteriore è fissata su di un gradino interno la vettura aziendale, con forti possibilità di far male ai passeggeri nell’aprire e chiudere la porta. Lo specchio laterale destro è ad altezza uomo e mentre si fa servizio c’è la forte possibilità di colpire un pedone”.
Per chiudere le altre note dolenti sono i gradini, che renderebbero difficoltosa la salita per persone anziane o con difficoltà motorie. “Il sistema di retarder non si trova nel pedale del freno ma azionando una leva meccanica”.
I sindacati, così, hanno chiesto ai vertici aziendali un incontro prima che le vetture possono entrare in circolazione.
