Verrà ufficializzata giovedì pomeriggio nel corso dell’aperitivo letterario. La finale si svolgerà il 29 agosto
Nuovo, imperdibile appuntamento per gli amanti della cultura. In attesa della finalissima del 29 agosto, che si avvicina ormai a grandi passi, giovedì 7 alle 18.00, nel Cortile del Palazzo della Reverenda Camera Apostolica di Allumiere, durante l’ormai consueto aperitivo letterario, verranno ufficializzate le tre finaliste di questa settima edizione di “Femminile, Plurale”. Non solo un premio letterario, ma anche uno spazio di cultura, innovazione e socializzazione in cui promuovere attivismo civico e generare consapevolezza, accoglienza e solidarietà. Non a caso, oltre ad essere stato riconosciuto tra le “Buone Pratiche” della Regione Lazio, quest’anno Femminile, plurale. è stata riconosciuta iniziativa di Promozione e Valorizzazione del Territorio Regionale.
Una scommessa vinta, un’idea che ben prometteva già dagli esordi del 2018 e che ora si è concretizzata grazie alla tenacia e alla passione del team di volontarie e un volontario, tutti con background ed esperienze lavorative diverse ma con profili professionali che ruotano attorno alla cultura.
E infatti “Femminile, Plurale” è cresciuto organicamente fino ad arrivare alla settima edizione, lo si deve per lo più ad un gruppo di giovani che, capitanate dalla presidente Brunella Franceschini, allora assessore alla Cultura, hanno sostenuto questo ambizioso progetto fin dall’inizio, riconoscendogli la funzione civile e terapeutica che può avere la lettura in tutte le sue declinazioni.
Soprattutto grazie al contributo di giovani e brillanti scrittrici per lo più emergenti, che con le loro opere – edite e non autofinanziate, a garanzia di qualità – e i loro punti di vista originali e a volte taglienti, hanno trasformato il premio in un labirinto magico nel quale si è felici di perdersi durante tutto il corso dell’anno tra letture stimolanti e incontri letterari volti ad alimentare un dibattito su alcuni temi cruciali della contemporaneità. Basti pensare ai recenti incontri con Cristina Battocletti, Luana Sciamanna, Giulia Caminito, Alice Urciuolo e Ritanna Armeni. Quest’anno le opere in gara erano quaranta. Libri di grandi donne per le menti curiose della giuria di lettori e lettrici, a cui ogni anno spetta la scelta dei cinque libri più avvincenti, per poi passare la parola alla giuria delle esperte, a cui spetta l’onore e l’onere di decretare le tre opere finaliste.
Per l’edizione corrente, le dottoresse Veronica Ricotta, Laura Faranda, Martina Testa ed Elisabetta Appetecchi, straordinarie professioniste che hanno accettato con serietà e disponibilità questo incarico, dovranno scegliere tra “ 𝐋𝐚 𝒄𝒊𝒏𝒒𝒖𝒊𝒏𝒂 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐕𝐈𝐈 𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝑭𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒍𝒆, 𝒑𝒍𝒖𝒓𝒂𝒍𝒆 – 𝑷𝒓𝒆𝒎𝒊𝒐 𝑳𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒂𝒓𝒊𝒐 𝑨𝒍𝒍𝒖𝒎𝒊𝒆𝒓𝒆:
𝑰𝒏𝒕𝒊𝒎𝒐 𝒔𝒊𝒃𝒆𝒓𝒊𝒂𝒏𝒐 di Carla Muschio, Manni.
𝑳𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒂 𝒇𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂. 𝑼𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒆 𝒑𝒐𝒍𝒊𝒕𝒊𝒄𝒂 di Vanessa Roghi, Mondadori.
𝑳𝒂 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒆𝒔𝒂 𝒔𝒖 𝑷𝒊𝒄𝒂𝒔𝒔𝒐. 𝑭𝒆𝒓𝒏𝒂𝒏𝒅𝒂 𝑾𝒊𝒕𝒕𝒈𝒆𝒏𝒔 𝒆 𝑷𝒂𝒍𝒎𝒂 𝑩𝒖𝒄𝒂𝒓𝒆𝒍𝒍𝒊 di Rachele Ferrario, La Tartaruga.
𝑺𝒐𝒓𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒑𝒂𝒊𝒂𝒕𝒆 di Lucia Esposito, Giunti.
𝑻𝒊𝒏𝒂 𝑨𝒏𝒔𝒆𝒍𝒎𝒊. 𝑳𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒂𝒛𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒆𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒂 di Chiarastella Campanelli, Graphofeel.
Siamo molto orgogliose – commentano le organizzatrici- di questo percorso, perché il nostro Premio Letterario Allumiere “Femminile, Plurale” è sempre più conosciuto e sta avendo molta visibilità come mezzo di promozione di cultura e gentilezza”.
