“Premetto che non sono un “pasdaran” del pubblico e nemmeno del privato; credo in una profonda collaborazione, stante la situazione tragica di numerose aziende pubbliche, partecipate.
Dico questo perché qualche anno fa, ai tempi d’ oro della Fondazione, e per la tragica situazione economica delle casse del Pincio, proposi di avviare un discorso di collaborazione pubblico-privato, per la gestione del teatro Traiano.
Mal mene incolse: sindacati , partiti si sinistra ed extra, tutti contrari a tale partecipazione o meglio collaborazione.
Perché il problema del pubblico-privato, ovviamente è la scelta del privato, il ruolo, la consistenza della partecipazione.
Ovvio che se ti affidi ad una società che ha la ragione sociale nelle Isole Cayman qualche dubbio ti viene. Ma se ti affidi ad una Fondazione puoi stare un po’ più tranquillo.
Dico questo perché non capisco l‘afasia di tutti, l’ assordante silenzio – tranne escluso l’intervento dei Giovani Democratici, sull’accordo che il comune ha avviato per la gestione della biblioteca comunale.
Per la biblioteca comunale si può fare per altre servizi comunali non si può andare ad un accordo con il privato? Ovvio che si tratta di un precedente, passato in silenzio, ma che può precludere ad ulteriori sviluppi”.
Tullio Nunzi