Il sondaggio effettuato dai membri della pagina social per aprire il dibattito
“Possiamo dire conclusa la prima fase dell’indagine sulla città di Ladispoli, vista dai suoi abitanti. In una settimana abbiamo raccolto l’opinione di 145 cittadini (per l’80% residenti a Ladispoli da più di dieci anni) che hanno affermato di ritenere la città accogliente per quasi il 70%.
Il giudizio sui servizi offerti alla cittadinanza è risultato soddisfacente soltanto per l’8% degli intervistati, metre il 37 % ritiene, persino che siano poco funzionali.
È interessante il giudizio sulla gestione urbanistica, ritenuta “chiara e finalizzata al perseguimento dell’interesse pubblico” soltanto dal’8% degli intervistati, mentre per oltre il 90% risulta poco chiara o persino oscura e lontana dagli interessi della città.
Un giudizio analogo viene fornito riguardo la trasparenza dell’Amministrazione che, soltanto per il 2% è accessibile, mentre per il 59% non vi è alcuna forma di trasparenza amministrativa e il 23% non ha idea di ciò che l’Amministrazione comunichi all’esterno.
È sempre il 60% ad affermare di non essere informato sulle scelte gestionali, amministrative e finanziarie del Comune che si contrappone al 9% che ritiene di avere piena informazione al riguardo.
L’indagine aveva anche o scopo di conoscere i servizi ritenuti essenziali per i cittadini. Al primo posto si colloca la raccolta dei rifiuti (73%), seguita dalla viabilità e manutenzione delle strade comunali (63%), dalla tutela ambientale e dei parchi (62%), dalla promozione della costa e delle spiagge (60%) e del Servizi sociali (54%).
I Servizi ritenuti maggiormente funzionanti sono: le farmacie comunali (56%), la raccolta dei rifiuti (36%), il servizio idrico (33%) e il trasporto urbano (21%).
I Servizi che sono avvertiti come carenti e richiedono interventi di miglioramento sono: La viabilità e le strade comunali (65%), la tutela ambientale e dei parchi (64%), la promozione della cultura (55%), i Servizi sociali (53%) e la promozione del turismo (53%).
Tra le proposte sono pervenute sollecitazioni riguardo alle categorie più deboli, una migliore organizzazione dei servizi e un maggiore impegno sul fronte sociale e culturale”.