Complice l’emergenza COVID siamo rimasti in silenzio a lungo osservando con preoccupazione alcuni segnali deboli che ora stanno esplodendo fragorosamente. Ci riferiamo ovviamente alla dibattuta contesa sul piano di risanamento di CSP che non solo ha scoperchiato un vaso di pandora, l’ennesimo semmai ce ne fosse bisogno, di una maggioranza fuori controllo, e che culmina con una delibera di giunta che pretende la revoca del porta a porta in zona 2 e il ritorno al cassonetto entro luglio.
È quasi un anno che denunciamo a più riprese questa intenzione da parte della maggioranza e siamo stati puntualmente smentiti. Oggi possiamo affermare di essere sempre stati nella ragione, purtroppo qualcuno ha tolto la maschera. Ma non è solo la preoccupante retromarcia con un provvedimento che riteniamo insensato e sconsiderato, di cui non vi è alcuna quantificazione economica sul costo/beneficio, sui gravano possibili ricorsi di Area Metropolitana, sicuramente maggiori oneri per mancati finanziamenti e che farà tornare la città ad un ‘monnezzaio’ stradale, sono altresì le dinamiche che devono destare grande preoccupazione e attenzione in tutti i cittadini.
Il Presidente di CPS avv. Antonio Carbone, che ha giustamente espresso la volontà di mantenere il servizio pubblico, risanandolo, al fine di portare il giusto valore alla comunità, viene ormai attaccato da tutta la maggioranza che lo ha espresso e dovrebbe sostenerlo. Un brutto fuoco di fila, dopo soli due mesi dalla nomina del CDA, zoppo, ricordiamolo, perché carente di un elemento. Lo stesso sindacato UGL, di cui alcune espressioni sono proprio nella lista in cui l’Avvocato si era candidato, non ha risparmiato critiche feroci sulla competenza dello stesso, sulla persona, mentre al contrario, i sindacati confederati si sono dichiarati dalla sua parte nella difesa della posizione della società e dei lavoratori, posizione che ci sentiamo di condividere.
In questa bolgia infernale, non capiamo come, una giunta comunale, possa buttare li, senza aver presentato e discusso un piano strategico, senza dati certi e consultabili sul bilancio delle aziende di servizi non solo la revoca del porta a porta in zona 2, che se attuato, sarà un colpo mortale all’ecologia cittadina, al proseguimento di un percorso virtuoso di economia circolare e allo stesso bilancio di CSP. A questo aggiungiamo il segnale, ancora non ufficiale ma il rumore è forte, che si voglia chiudere le farmacie comunali del centro: anche qui, quale scienziato riuscirebbe a far fallire delle farmacie nel pieno centro cittadino e soprattutto pensare di chiuderle ora togliendo un servizio pubblico sanitario in piena emergenza epidemiologica!
È evidente che, in preda a non più celate divisioni continue, dopo un solo anno, questa amministrazione stia fallendo su tutti i fronti. Quello che più preoccupa ora è che sia anche preda di iniziative individuali, senza un controllo, senza un obiettivo, con logiche non trasparenti nei confronti della cittadinanza, adesso che anche a causa dell’emergenza Covid la situazione sia per tutti molto delicata.
Come Europa Verde ci opponiamo fermante a questi propositi ingiusti e dannosi sperando che il Presidente di CSP possa mantenere una linea di indipendenza volta al solo interesse della comunità, tutelando e valorizzando farmacie e raccolta porta a porta che riteniamo assett e servizi strategici per una comunità moderna e sostenibile e che il Sindaco riprenda in mano la situazione, evitando di cadere nei trabocchetti dei suoi stessi ‘consiglieri’.
Gianluca Gori – Europa Verde
