“Un tavolo alla Regione aperto e permanente per affrontare la grave crisi che riguarda il futuro di centinaia di lavoratori. Questo il primo impegno che ho voluto ribadire agli operai dell’indotto in sciopero, indetto dalla Fiom Cgil e dalla Uilm Uil, questa mattina.
L’ho detto anche a loro che sono molto preoccupato per il territorio e per le ricadute occupazionali che la dismissione, pur giusta, della centrale potrà avere se non si accompagna con serietà un processo di riconversione e di “restituzione” alla città.
Basta arroganza, basta sufficienza, quindi perché in ballo ci sono le vite delle persone. In questo contesto preoccupa anche l’oggi, ossia la fase di transizione: chiediamo ad Enel di rassicurare con la massima trasparenza circa la puntuale manutenzione dell’impianto anche mentre diminuisce palesemente la sua funzionalità. Non vorremmo che alla progressiva dismissione in atto si accompagni una più blanda attenzione ai controlli con il conseguente aumento dei rischi, per la salute dei lavoratori e della cittadinanza. Serve massimo trasparenza, serve massima serietà.
La dismissione di Torre Valdaliga è un fatto atteso, dentro un piano nazionale, che dobbiamo essere in grado di gestire come una opportunità. Le responsabilità in campo sono molto alte.” A dichiararlo è Gino De Paolis, consigliere regionale lista civica