di Francesco Scialacqua
Nell’analizzare attraverso l’inchiesta di domenica scorsa il rendiconto dell’Air Show di questa estate, emerge una singolare situazione: un quinto dei soldi versati come sponsorizzazione degli stabilimenti balneari per l’Air Show sono finiti nelle casse dell’associazione culturale, editrice di un giornalino locale, la cui presidente è la delegata all’ufficio stampa Francesca Lazzeri.
L’AFFIDAMENTO
Il comune di Ladispoli nel maggio scorso con una delibera di giunta affida all’associazione culturale Solidarietà sociale l’incarico di ricercare sponsor per l’evento con una formula singolare. Nella delibera si legge infatti: Considerato che per reperire gli sponsor il Comune di Ladispoli ha pubblicato all’Albo pretorio l’avviso prot. n. 14682 del 22/03/2018, “Avviso pubblico per la ricerca di proposte di sponsorizzazione per iniziative, eventi, manifestazioni culturali, dello sport e del tempo libero 2018” e, per accelerare le procedure di individuazione di soggetti interessati, è conveniente affidarne la ricerca ad una associazione locale specializzata nel campo pubblicitario, prevedendo per la stessa associazione una provvigione omnicomprensiva pari al 20% dell’importo netto della sponsorizzazione, provvigione che verrà liquidata una volta che il Comune avrà introitato l’importo della sponsorizzazione, stante l’assenza di competenze in tal senso nell’ambito dell’ente pubblico;
Non è chiaro il significato della parola conveniente o quantomeno cosa vi sia di conveniente nell’affidare direttamente all’associazione il compito, un’associazione non casuale considerando che il presidente risulta essere una delegata del sindaco, Francesca Lazzeri appunto. Un compito che secondo alcuni poteva essere effettuato al pari del lavoro svolto gratuitamente dagli altri delegati tra cui ad esempio il delegato Augello che si è fatto carico di garantire il decoro della città in vista dell’arrivo di tanti visitatori.
LA RENDICONTAZIONE
Quello che emerge inoltre nella rendicontazione dell’associazione, approvata dal comune a fine luglio, è che è stata la stessa delegata ad occuparsi direttamente della movimentazione dei soldi raccolti. 
Nel documento (che riportiamo nell’immagine soprastante) emerge infatti che ad effettuate diversi bonifici per conto degli stabilimenti balneari è in prima persona la Lazzeri. Nell’elenco completo risulta che a versare somme per sponsorizzazioni sono stati principalmente le attività balneari di Ladispoli i cui nomi non sono mai comparsi pubblicamente nei documenti di rendicontazione. Non è dato sapere quanto l’operazione sia stata trasparente con gli operatori del settore in quanto si sono visti probabilmente presentare una delegata del sindaco nelle vesti di agente pubblicitario privato. Nel rendiconto, che abbiamo mostrato domenica scorsa, sembra che la sponsorizzazione derivi direttamente dall’associazione e non dai soggetti che hanno di fatto erogato le somme, in quanto inserita nello stesso elenco degli altri sponsor, ENEL, CIR, Piazza Grande ecc.
La somma versata dall’associazione che ammonta a 6.240 euro rappresenta però un introito pubblicitario ben più alto pari a 8.050 euro. La differenza rappresenta il 20% che l’associazione della delegata ha trattenuto come previsto dall’accordo con il comune.
Ma l’associazione non risulta affidataria solo di questo servizio. Alla stessa è stato infatti affidato il compito di realizzare brochure, manifesti e locandine per un importo complessivo di 3.700 euro iva compresa. L’associazione della Lazzeri ha quindi incassato una somma superiore a 5.000 euro.
E’ singolare che l’amministrazione abbia delegato, rimettendo il 20%, la raccolta degli sponsor dei balneari con i quali il comune ha una interlocuzione dall’inizio dell’anno attraverso Assobalneari e Ribomar. E’ chiaro che i soggetti che avrebbero beneficiato per primi dall’evento erano proprio gli stabilimenti, che infatti sono stati molto celeri e generosi nell’erogare di fatto la sponsorizzazione maggiore dopo quella della Pro Loco.
Fa discutere però il fatto che l’ennesimo soggetto legato all’amministrazione ed agli amministratori risulti tra gli aggiudicatari di servizi. Dopo candidati e parenti di consiglieri assunti art 90 insieme a segretarie di aziende di famiglia del sindaco, risultano anche diversi affidamenti nei quali sono coinvolti a questo punto anche delegati e parenti stretti di consiglieri comunali.

