Il Museo archeologico nazionale di Civitavecchia, istituto afferente alla Direzione regionale Musei nazionali Lazio del Ministero della Cultura, ospita la prima edizione di Museo Festival, un ciclo di quattro spettacoli teatrali che porteranno al Museo linguaggi artistici contemporanei, creando un dialogo originale tra archeologia, drammaturgia e culture del mondo.
Il programma intreccia teatro, performance art, letture teatrali e installazioni immersive, mettendo in relazione i principali reperti del Museo con due identità profondamente radicate nel territorio: l’eredità classica e il sorprendente legame storico tra Civitavecchia e il Giappone.
Il Festival si apre giovedì 18 settembre alle ore 20:30 con “Naso e cielo – una ruminazione italica”, spettacolo scritto e diretto da Gian Maria Cervo, autore tra i più rilevanti della drammaturgia contemporanea internazionale, in collaborazione con il regista Pierpaolo Sepe.
Liberamente ispirata alla novella pirandelliana “Dal naso al cielo”, l’opera attraversa enticinque
secoli di pensiero italico e mediterraneo, tra citazioni, ironia e suggestioni visionarie, fino a Pasolini e Lynch. Lo spettacolo adotta le innovative tecniche “polivocali” recentemente codificate dallo studioso statunitense Paul Castagno. Non mancano riferimenti al mito, con le figure di Apollo e Atena poste in dialogo con la contemporaneità.
Sabato 20 settembre alle ore 20:30 va in scena “Apollo nei manga”, lecture-performance curata
da Matteo Sapio, creativo italiano attivo in Giappone e collaboratore della Fondazione adokawa. Con il supporto di due performers, Sapio esplora le rappresentazioni del dio Apollo nel fumetto giapponese, offrendo un affascinante intreccio tra archeologia classica e cultura pop nipponica. Lo spettacolo trae ispirazione anche dalla vicinanza del Museo a due luoghi simbolo del legame con il Giappone: la statua di Hasekura Tsunenaga, ambasciatore giapponese in Europa nel XVII secolo, e la Chiesa dei Santi Martiri Giapponesi, dedicata al ricordo dei 26 cristiani martirizzati a Nagasaki nel 1597.
Il ciclo si chiude con “3 Response Plays pasoliniani”, in scena sabato 27 settembre alle ore 20:30 e in replica domenica 28 settembre alle ore 17:30: una coproduzione tra compagnie italiane e giapponesi che offre uno sguardo asiatico sull’opera e sul pensiero di Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla sua scomparsa.
Il progetto Museo Festival nasce su iniziativa della Direzione regionale Musei nazionali Lazio,
nell’ambito dell’Avviso per la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso le arti
performative, promosso dal Ministero della Cultura.
La direzione artistica è affidata all’Associazione La Dramaturgie, realtà italiana di riferimento
nella drammaturgia contemporanea e nella sperimentazione interdisciplinare. La Dramaturgie ha realizzato importanti progetti teatrali in collaborazione con istituzioni come l’Hermitage di San Pietroburgo e registi quali Apichatpong Weerasethakul e Luca Ronconi, distinguendosi per
l’integrazione tra teatro, cinema, sound art e performance. Un’occasione unica per vivere il useo non solo come spazio di conservazione, ma come luogo vivo di incontro tra passato e presente, tradizione e innovazione.