Ancora guai per il presidente dell’Assemblea capitolina. Per gli indagati, a seconda della posizione, le accuse sono di corruzione, traffico di influenze ed emissione di fatture per operazioni inesistenti
È stato rinviato a giudizio il presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale nell’ambito del terzo filone di indagine legato alla costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle, quello che dovrebbe essere il nuovo impianto di gioco dell’As Roma. La richiesta firmata dagli inquirenti della Procura di Roma chiama in causa, oltre all’esponente del Movimento 5 Stelle l’avvocato Camillo Mezzacapo, l’immobiliarista Luca Parnasi e altre 5 persone.
I reati contestati dai magistrati, a seconda delle singole posizioni, sono quelli di corruzione, traffico di influenze ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Inoltre i pubblici ministeri hanno chiesto il processo per Giulio Centemero, tesoriere della Lega e per Francesco Bonifazi, ex Pd, oggi iscritto a Italia Viva nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma calcio. L’accusa per tutti è quella di finanziamento illecito mentre, per il solo Bonifazi, c’è anche la contestazione di emissione di fatture inesistenti.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, i finanziamenti dell’imprenditore Parnasi. In particolare, i 150 mila euro destinati alla fondazione Eyu, vicina al Pd, e i 250 mila euro all’associazione Più Voci presieduta all’epoca dei fatti da Centemero.