Politica: Gli appelli dei sostenitori del Comitato Ladispoli per Civati • Terzo Binario News

Politica: Gli appelli dei sostenitori del Comitato Ladispoli per Civati

Nov 9, 2013 | Ladispoli, Politica

CivatiPridePerchè sostengo la candidatura di Giuseppe (Pippo) Civati a Segretario nazionale del PD?

Siamo ormai in pieno clima congressuale e sui media, anche loro specchio di una società “più assetata di novità che di idee nuove” e di chi è più bravo a “bucare” il teleschermo, impazza il totosegretario, ovvero colui che uscirà dalle urne il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre prossimo, per guidare il partito. Ma prima di arrivare alla data finale ci sono i passaggi nei Circoli. In un arco di tempo  fino al 17 novembre i tesserati sono chiamati a votare le  mozioni dei quattro contendenti:  Giuseppe Civati – Gianni Cuperlo – Gianni Pittella – Matteo Renzi.  Di queste  mozioni, presentate dai rispettivi relatori, solo le prime tre, più votate, andranno al giudizio definitivo delle primarie l’8 dicembre.  L’ultima in classifica, per regolamento, abbandonerà la corsa.

A Ladispoli, come nel resto del territorio cerite, si è formato recentemente il Comitato a sostegno di Civati, al quale pian piano si sono aggiunti nomi noti della politica, come l’ex Sindaco Gino Ciogli e persone meno conosciute. I testimonial di Pippo Civati lanciano un appello ai tesserati spiegando le ragioni della loro scelta.

Luca Caroselli (ex Segretario PD/membro del Direttivo-Delegato provinciale) : “Diciamo che di perchè ce ne sarebbero molti, comunque diciamo che principalmente sto con Civati perchè prende posizioni nette a partire dalle larghe intese e perchè è avulso al correntismo, non essendo legato a nessuna filiera”.

Enrico Ferretti, neo tesserato PD: “Sono un giovane precario di ormai 29 anni e la mia vita è in standby per colpa di decisioni che da dicembre 2012 non mi hanno soddisfatto in pieno. Sono tanti i punti che mi avrebbero potuto portare a dire NO e a non fidarmi del PD… non solo mi sono iscritto, ma sono cofondatore del Comitato Ladispoli per Civati, tutto ciò perchè pensiamo che il cambiamento debba partire dalla base, ossia le realtà locali e la gente comune, e soprattutto senza andar via dal partito, le cose si cambiano cambiandole all’interno e non scappando”.

Roberto Battillocchi (con un lunghissimo curriculum nell’Amministrazione comunale): “ Lo sostengo perchè è serio, non ricorre agli effetti speciali per esporre il suo progetto politico e la sua idea di partito. Le sue proposte per il lavoro, per la ripresa, per il riscatto morale di questo Paese, per il sostegno ai più deboli, sono la giusta ricetta per voltare pagina”.

Veronica Coraddu (Giovani Democratici): “Voteró Civati perchè è l’unico che immagina un partito unitario. Che non ha paura di mettere in luce le criticitá del PD come le correnti ad uso personale rispondenti solo a logiche di potere e le larghe intese che sono un vero schiaffo a noi base del PD. Onestá intellettuale,coerenza, novitá.”.

Mauro Costantini (veterano della politica cittadina, membro della Segreteria PD): “Rispondo con le stesse parole di Civati – Mai più posizioni interscambiabili. Il PD si deve abituare a rispondere alle domande della società con risposte chiare e coerenti nel tempo. E lo stesso schema, a domanda rispondo, deve diventare la cifra di tutta la nostra comunicazione. Senza troppi giri di parole. E di giostra”.

Giuseppe Loddo (Presidente del Consiglio Comunale): “Come nel film Viva la Libertà! Mi pare che esista da qualche parte un gemello del PD, lasciato ai margini che dovrebbe finalmente irrompere sulla scena con parole più forti, un sogno cui ambire, un percorso più coraggioso e dichiarato. E lo si può fare tutti insieme, con un discorso collettivo, non con l’opzione del singolo”.

Carla Zironi (Membro del Direttivo): “Perchè con Pippo Civati riscopriamo la passione civile e avremmo finalmente un’identità chiara del PD. Un partito progressista e ancorato  alla sinistra europea. In primavera ci saranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento UE, e in questa sede dobbiamo batterci per un cambiamento di rotta, per fare barriera contro i grandi interessi finanziari che pretendono di dettare l’agenda e addirittura di mettere bocca sulla nostra Costituzione. Dobbiamo recuperare l’Europa della conoscenza e della cultura e ricollocarla nel mare da cui è nata, il Mediterraneo, che anche per i nostri silenzi, e la nostra ignavia, da speranza di democrazia e di sviluppo si è fatto cimitero delle vite e dei sogni di tanti migranti”.