Della presunta rapina alle prostitute a Cerveteri operata da Antonio Ciontoli nel 2000 si parlò già nel settembre scorso. Le Iene hanno scovato gli atti anche se il procedimento venne archiviato.
A confermare il fatto fu l’ex comandante dei Carabinieri di Ladispoli Izzo a “Chi l’ha Visto?”, di nuovo chiamato in causa questa volta da una intercettazione dell’ex sottufficiale della Finanza Bentivoglio consegnata in procura da Davide Vannicola. Una intercettazione che allora non trovò riscontro ma lo trova ora.
Giovanni Bentivoglio, assessore Lavori Pubblici, Cimitero, Trasporti, Mobilità, Acquedotto e Pubblica Illuminazione del comune di Bracciano, raggiunto da un’inviata del programma ha confermato di essere a conoscenza del fascicolo su Ciontoli, ma rimandando l’eventuale verifica dei fatti da lui esposti alla Procura di Civitavecchia.
Nell’intercettazione si parlò dell’assunzione dell’avvocato Celestino Grazi quale difensore di Ciontoli. Il legale smentì fermamente e invece avvenne proprio questo: difese Ciontoli e ora lo conferma lui stesso a Giulio Golia, affermando di non ricordarsene “perché sono passati 20 anni e allora Ciontoli non lo conosceva nessuno”.
Per quanto attiene i fatti riportati nella denuncia, le donne raccontano di essere viste sfilare i soldi dopo aver effettuato la prestazione; Ciontoli affermò di averle dato un passaggio, loro di avergli offerto la prestazione e che poi lo avrebbero minacciato. Le straniere hanno fatto mettere a verbale che chiese la prestazione e si riprese i soldi e che lui mostrò il tesserino della Difesa: scena simile a quella vissuta al Pit di Ladispoli dai medici con Marco ferito a morte il 17 maggio 2015 e Ciontoli che si qualifica come carabiniere.