Nella seduta di questa mattina il Consiglio del Municipio Roma I Centro ha votato all’unanimità una deliberazione di iniziativa municipale, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina, per ampliare la platea dei beneficiari delle misure di sostegno per l’emergenza Covid 19 già previstedal Comune di Roma.

“Abbiamo voluto portare all’attenzione del Campidoglio un provvedimento dettato essenzialmente da ragioni di equità e dalla necessità di garantire misure di sostegno concrete ed immediatamente efficaci a tutti gli operatori commerciali facenti parte di una categoria oggi in grande sofferenza, quella del commercio su area pubblica” commenta la Presidente Sabrina Alfonsi in una nota.
“Con la deliberazione n.145 del 17 dicembre u.s. l’Assemblea Capitolina ha previsto l’esonero dal pagamento dei canoni concessori per l’anno di imposta 2020 per i servizi a domanda individuale nei mercati in sede propria e del canone di occupazione di suolo pubblico (COSAP) nei mercati in sede impropria, specificando che per i mercati gestiti in AGS, in Project Financing nonché quelli gestiti da soggetti terzi diversi, l’esonero si intende riferito alla sola quota di canone spettante a Roma Capitale.
Sul territorio del I Municipio ci sono due mercati gestiti in project financing – quelli di Testaccio e di Via Andrea Doria – nei quali il canone a carico degli operatori viene versato per intero alle società che gestiscono i servizi, non residuando alcuna quota di spettanza di Roma Capitale. Gli operatori di questi mercati risultano perciò penalizzati rispetto agli altri, e da qui nasce l’esigenza di garantire anche a loro la parità di trattamento e l’accesso alle medesime agevolazioni previste per tutti gli altri operatori nei mercati.
Per questo abbiamo proposto la modifica nel senso indicato dell’art.53 della Deliberazione n.108/2020, introdotto dalla Deliberazione n.145/2020, rinviando a successivi provvedimenti l’individuazione di meccanismi di ristoro dei canoni nei confronti delle società di gestione. Abbiamo ritenuto giusto farlo, perché si tratta di un settore duramente provato dalle conseguenze devastanti di una pandemia che non sembra avere fine e che rischia di mettere definitivamente in ginocchio un intero settore dell’economia di questa città” conclude la Presidente Alfonsi.