Mazzarino mette a confronto le giunte di Ladispoli e Cerveteri • Terzo Binario News

Mazzarino mette a confronto le giunte di Ladispoli e Cerveteri

Lug 21, 2022 | Ladispoli, Politica

“La nuova consiliatura è appena cominciata sia per Ladispoli che per Cerveteri, ed è fuori luogo parlare nel merito dei singoli attori perché nulla di concreto è stato fatto.

Nonostante ciò può valere la pena cimentarsi nelle prime considerazioni generali sui risultati politici delle elezioni stesse ed anche qualche considerazione aggiuntiva, fatta salva la verifica del tempo galantuomo.

Stanno finendo i riti preliminari, cariche di Consiglio, commissioni e presidenze con deleghe varie ma in sostanza lo scenario è stabile, al netto dell’accontentare qualcuno qua e là per evitare mugugni.

Preliminarmente, vale la pena ricordare che la posizione di chi scrive è sempre stata di non partecipare alle risse sui social e per i motivi ben spiegati in un articolo a firma Giovanni Zucconi (https://www.terzobinario.it/gli-influencer-della-politica-si-sono-visti-a-ladispoli-e-cerveteri-senza-essere-candidati/) pubblicato dalla testata che ci ospita.

Chi vuole può leggere e accettare o meno e ribattere criticando in forma compiuta ma non con poche sillabe magari accompagnate da qualche insulto gratuito, slogan di curva e false ‘informazioni’, come se ne leggono troppe sui social.

Torniamo a noi. A Ladispoli, ha vinto la coalizione padronale di Grando, zeppa di emigrati dalla sinistra in cerca di poltrona ed ha perso il centrosinistra tenuto diviso da una gestione ‘immaginifica’ del Pd brutalmente smentita dai cittadini.

Lo scopo di questa amministrazione è chiaramente di portare a termine il sacco urbanistico attraverso la variante di PRG aggiungendo qualche briciolina qua e là.

I cinque anni trascorsi ci hanno dimostrato come Grando sia estremamente ‘creativo’ quando si tratti di mantenere il potere e ben lo sanno gli assessori fatti fuori con argomento a piacere così come lo dimostrano i cambi di casacca.

L’opposizione a Ladispoli, per essere efficace, dovrà lavorare in modo serio e coordinato, non urlando ma facendo il proprio lavoro di controllo e denuncia.

A Cerveteri, i ruoli sono invertiti: ha vinto il centrosinistra, compatto, contro un centrodestra diviso, addirittura fino alla rissa. Il compito della Gubetti sarà quello di far fruttare al massimo e completare il lavoro impostato negli ultimi anni dall’uscente Pascucci.

Prima considerazione: ha vinto chi è stato capace di aggregare, nel caso di Ladispoli turandosi il naso sulla provenienza a fini utilitaristici, mentre nel caso di Cerveteri più in chiave politica ed omogenea.

Passando al confronto sulle due giunte, Grando ha presentato una squadra di governo dopo molto tempo a causa dei veti incrociati e delle non poche pressioni ricevute. Il risultato è stato di nominare assessori non premiando un risultato politico, a parte la De Santis la quale seppur con pochissimi voti ha almeno esperienza e competenza.

L’unico ad avere peso in consiglio è Pierini, non a caso amante dell’espansione urbanistica da lui stesso cominciata nel PD. Per gli altri è valso soltanto l’essere stati scelti senza alcun riscontro rispetto al consenso dei cittadini, scelti in funzione di parametri non noti, in funzione di fattori esterni.

C’è così il vice sindaco venuto dai Castelli del quale ancora si attende il curriculum, passando per una ex del movimento di Pascucci, gradita ai circoli ‘bene’, per arrivare a persone delle quali la gente poco o nulla sa e dei quali aspettiamo il CV ma che, comunque non risultano avere esperienza di gestione della cosa pubblica.

Questa Giunta dal retrogusto padronale, composta in larga parte di potenziali usa e getta.

A Cerveteri viceversa si è fatto ricorso al metodo premiale, si sono presi consiglieri votati dalle persone, piaccia o meno, e gestito un turn over in Consiglio.

Una prassi decisamente più normale e meritocratica, in quanto sfiduciare un assessore significherebbe smentire una parte della cittadinanza, senza contare che il turn over permette di entrare in Consiglio ad ulteriori nuove energie che hanno riscontrato consenso.

Anche la scelta, non dovuta, di avere Sindaco e Vice Sindaco donne è simbolica. Questa Giunta sembra più integrata rispetto al Consiglio e rispettosa del voto dei cittadini.

Due parole vanno spese anche per Pascucci il quale, fra la poltrona con portafoglio a Cerveteri e lo scranno in opposizione a Ladispoli ha scelto il secondo, cosa questa che gli impone non poche responsabilità.

Il suo operato è stato di cercare l’unione e a Cerveteri c’è riuscito, conducendo alla vittoria e ad un rinnovamento la coalizione, mentre a Ladispoli ciò non è stato accettato, principalmente da alcuni soggetti del PD, di fatto garantendo la vittoria a Grando, aprendo scenari non simpatici da discutere.

Pascucci è sicuramente un attore per questo territorio e deciderà lui cosa fare, ma di sicuro ora deve compattare una opposizione per Ladispoli, che sia in grado di monitorare una Giunta che, in passato, ha dimostrato di operare con metodi non certo attenti ai bisogni reali dell’ambiente e delle persone, forte anche delle doti amministrative estroverse di certi impiegati.

Ovviamente è appena entrato in partita rimettendosi in gioco in opposizione, ma deve organizzare una squadra soprattutto con un metodo e facendo gruppo, partendo dall’esperienza amministrativa di Trani per portare avanti una opposizione di qualità in cui coinvolgere, laddove possibile, almeno anche la Mollica che porta in dote sia esperienza che mordente.

Cosa accadrà lo vedremo e giudicheremo dai fatti. Ora siamo nella fase ‘luna di miele’ ma a Ladispoli sono tradizione le delibere ferragostane, quelle pubblicate quando la gente è distratta o assente per ferie così come alcune cancellerie, per cui non è neanche da escludere di doverne misurare l’efficacia a breve.

Per ora, buone ferie a chi può farle, e buone cose a tutti”.

cardinal Mazzarino