“Impedisci che nel tuo Comune nascano nuove Sale Slot? E il Governo ti chiude i rubinetti. Niente fondi”. È questo, in poche ma esplicite parole, il contenuto dell’Emendamento presentato dalla Senatrice Federica Chiavaroli al Decreto Salva Roma, vergognosamente approvato dalla Camera del Senato con i voti di parte del PD, di Scelta Civica e appunto dal Nuovo Centrodestra.
Ci poniamo molte domande. La prima è sicuramente se tutti questi Onorevoli Senatori che hanno votato favorevolmente all’emendamento siano residenti o meno in questo pianeta. Possibile che non abbiano avuto nessuno scrupolo nell’approvare un testo che mette con le spalle al muro i Sindaci, costringendoli a favorire nei propri Comuni la nascita di Sale Slot, vere e proprie trappole infernali per milioni di persone che quotidianamente si indebitano all’inverosimile? Ma gli Onorevoli Senatori di PD, Scelta Civica e Nuovo Centrodestra, sono coscienti che tutte quelle persone si troveranno in povertà a causa del gioco d’azzardo, saranno poi assistite economicamente dai Servizi Sociali del Comune, comportando un ulteriore aggravio per le casse degli Enti locali che penalizzerà ulteriormente l’avvio di opere pubbliche di fondamentale utilità per la collettività? Un atteggiamento che definire da irresponsabili è assai poco. Ma d’altronde, dopo lo sconto ultramiliardario (quasi 97miliardi!) attuato dal Governo Letta sulle tasse evase dai gestori delle sale slot nel corso degli ultime anni, non c’è più da meravigliarsi di nulla.
Italia dei Valori, nel frattempo, continua a battersi contro il Gioco d’Azzardo e a raccogliere firme a sostegno del disegno di legge ad iniziativa popolare presentato dal nostro Segretario Ignazio Messina. L’obiettivo è regolamentare a livello nazionale quella che oramai è diventata una vera e propria piaga sociale, grazie ad uno Stato biscazziere e carnefice di tutti coloro che speranzosi di acquisire facilmente la stabilità economica per far vivere dignitosamente la propria famiglia, investono i risparmi di una vita per poi finire drammaticamente nel baratro.