Ladispoli, la prima intervista del nuovo Vicesindaco Giuseppe Loddo • Terzo Binario News

Ladispoli, la prima intervista del nuovo Vicesindaco Giuseppe Loddo

Mag 1, 2016 | Ladispoli, Politica

ladispoli giuseppe-loddoPochi giorni fa è finalmente arrivato quel famoso rimpasto della giunta Paliotta di cui si era molto discusso nei mesi scorsi. Alle dimissioni di Giorgio Lauria è seguita la nomina come vicesindaco di Giuseppe Loddo, uomo politico considerato uno dei cosiddetti “giovani con esperienza”. Con un cursus honorum cominciato negli anni novanta, Loddo ha iniziato la sua carriera politica a destra per spostarsi presto su posizioni della sinistra democratica di cui ora, a Ladispoli, è considerato uno degli esponenti più quotati. Presidente del consiglio comunale fino a qualche settimana fa, poi consigliere comunale Pd, Loddo era già stato vicesindaco con Ciogli. Ha accettato di rispondere ad alcune domande nella nuova veste di vicesindaco di Ladispoli.

La sua nomina arriva al termina di un periodo di decantazione in cui un rimpasto era annunciato: quali le motivazioni?

Probabilmente questo avvicendamento è dovuto al fatto che verso la fase di fine mandato si cerca di puntare su certe peculiarità piuttosto che su altre. Come in una squadra di calcio verso la fine della partita si fanno uscire determinati giocatori per far subentrare giocatori con caratteristiche differenti, magari più aggressivi in campo o, come in questo caso, con una maggiore esperienza in alcuni settori. Dopodiché gli obiettivi dell’Amministrazione rimangono gli stessi, la squadra è sempre quella e io mi metto al suo servizio.

Qualche giorno fa il segretario Pd Zonetti ha riferito alla stampa della richiesta a suo tempo avanzata dal partito di un “efficientamento della giunta”. Crede che il suo innesto possa servire per cambiare in qualche modo la rotta?

No, non penso di essere l’elemento determinante per stravolgere l’azione amministrativa. Penso che potrò essere utile all’Amministrazione, questo sì, ma come lo è stato Giorgio Lauria, che comunque continua a lavorare con deleghe importanti, a testimonianza del buon lavoro svolto finora. E’ più una sostituzione di carattere tecnico volta ad immettere energie fresche per sostenere il peso immane delle cose da fare.

Lei è stato nominato vicesindaco e delegato alle attività produttive e del patrimonio, quindi si occuperà anche di seguire l’operazione di riqualificazione del litorale?

La delega all’urbanistica rimane al sindaco, ma come è sempre accaduto, essendo l’urbanistica una materia molto collegiale, a differenza di altri settori, e spettando al consiglio comunale la pianificazione, come tale viene approfondita egregiamente dalla Commissione. Colgo l’occasione per ringraziare sia il capogruppo Nardino D’Alessio sia Piero Ruscito,in veste di vicepresidente, per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo. Ritengo che, su questo fronte, l’obiettivo prioritario sia terminare il ciclo delle osservazioni, cosa che sta avvenendo, e mandare tutto in regione al termine della discussione per chiudere anche questa pratica.

Relativamente al quadro politico, l’avvicinamento del gruppo Ladispoli 2.0, composto da Piero Ruscito e Emanuele Cagiola, all’Amministrazione è ormai una realtà. Come la vogliamo chiamare questa collaborazione anche considerando che manca un anno alle elezioni?

Intanto è un’alleanza proficua nell’interesse della città perché ci ha permesso di raggiungere obiettivi importanti. Loro hanno dato una fiducia condizionata ad un programma di fine mandato e nell’ottica di questo stiamo collaborando egregiamente. Apprezzo molto il loro dinamismo negli interessi della città.

Ladispoli è governata ormai da anni da un’Amministrazione di centrosinistra. Anche alla scorsa tornata elettorale, in una fase di antipolitica montante, il centrosinistra ha tenuto. Non c’è la preoccupazione che serva mantenere questa caratterizzazione: cos’è rimasto di sinistra in questa Amministrazione?

Bhe intanto le politiche sociali. Siamo fra i pochi comuni che ancora investono ingenti risorse nei servizi sociali. Questa è una precisa caratterizzazione di centrosinistra. Noi riteniamo che sia importante asfaltare le strade, certo, ma mai siamo venuti meno e verremo meno ad un’attenzione particolare per chi sta un pochino indietro. Lo dimostrano i numeri, anche se naturalmente dobbiamo fare i conti con le spese.

Forse dipende semplicemente dai rispettivi ruoli, di chi amministra e di chi fa opposizione, il fatto che ad esempio un consigliere di destra come Alessandro Grando si sia trovato in prima linea a chiedere maggiori agevolazioni sull’Imu per le fasce svantaggiate?

Pur comprendendo le motivazioni che animano il consigliere Grando, di cui apprezzo il lavoro puntuale ed accurato, rimane sempre il problema di una coperta troppo corta, nel senso che talvolta tutte le cifre che noi facciamo risparmiare ad una categoria inevitabilmente vanno a gravare su un’altra. Dunque, anche nel decidere delle agevolazioni, va tenuto conto delle persone sulle quali poi si va a caricare quest’ulteriore addebito di spesa. La cifra che i cittadini di Ladispoli già versano, anche aiutati da fonti extracomunali, per assistere chi è socialmente debole, rappresentano una risorsa importante.

Guardano alle elezioni amministrative 2017, Lei è un esponente di spicco del Partito Democratico, forza politica che ha inaugurato l’uso delle primarie in Italia. Sarebbe favorevole all’uso delle primarie qui a Ladispoli per la scelta del candidato sindaco?

Certamente sì. Non spetta a me decidere come saranno utilizzate, ma restano lo strumento di democrazia principe del Partito Democratico.

La ringrazio per averci rilasciato questa prima intervista da vicesindaco e le auguro un buon lavoro per il suo nuovo incarico.

Grazie a Lei. Mi permetta di cogliere l’occasione per ringraziare sia il sindaco Crescenzo Paliotta sia il mio predecessore Giorgio Lauria per la fiducia accordatami, nonché il mio partito e la maggioranza tutta.