Il consiglio comunale ha revocato il piano integrato adottato nel 2010 dal consiglio comunale nella zona di Punta di Palo.
Un piano integrato che però non fermerà la cementificazione dell’area sulla quale verranno realizzati 30.000 metri cubi di residenziale per via di un piano di lottizzazione di quasi 20 anni fa che nasceva come commerciale e poi è stato di recente trasformato in residenziale con l’utilizzo del piano casa.
La discussione in consiglio si è svolta cercando di passare la patata bollente tra le parti politiche. Il sindaco Grando ha sfidato l’opposizione a prendersi la responsabilità di votare insieme questo provvedimento. Quest’ultima ha presentato almeno un paio di posizioni. Quella del Pd secondo cui c’era la disponibilità a votare la revoca rivedendo insieme gli atti consegnati troppo a ridosso del consiglio. L’altra quella del M5S secondo cui la sovrapposizione del piano integrato e del piano di lottizzazione poneva un vincolo per la prosecuzione dei lavori. Un vincolo che secondo Antonio Pizzuti Piccoli revocando il piano integrato si rimuove dando via libera alla costruzione delle abitazioni.
Alla conta il M5S è rimasto in aula per votare contro la revoca, per le motivazioni sopra espresse, mentre il Pd è uscito dall’aula per l’impossibilità di valutare le responsabilità dell’atto che si andava a votare.
IL GIALLO
Ma durante l’esposizione del sindaco Grando spunta un giallo sulla diffusione degli atti del consiglio. In data 15 giugno sarebbe giunta al comune una lettera del rappresentante della Pezone Srl nella quale sarebbero citati passaggi della delibera portata in consiglio questa sera. Grando ha lasciato quindi intendere che qualche consigliere (riferendosi all’opposizione) possa aver girato gli atti al privato. A prescindere dalla delibera la società si è comunque dimostrata contraria a questo provvedimento dell’amministrazione e non è escluso che si opponga per le vie legali al fine di ottenere un risarcimento dall’ente.