Insultano Grando sui social: il sindaco li impegna in attività socialmente utili come risarcimento • Terzo Binario News

Insultano Grando sui social: il sindaco li impegna in attività socialmente utili come risarcimento

Nov 17, 2018 | Ladispoli

“Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro con i ragazzi che qualche settimana fa, alla notizia della riapertura delle scuole, avevano inondato un post pubblicato sulla mia pagina Facebook con una serie di offese, bestemmie e parolacce.

Pochi giorni dopo il mio invito a presentarsi spontaneamente per evitare una denuncia avevano già risposto tutti all’appello, contattando la mia segreteria per fissare un appuntamento. Alcuni genitori, visibilmente dispiaciuti, sono anche venuti personalmente in comune per scusarsi, auspicando un comportamento inflessibile nei confronti del proprio figlio.

E così ieri pomeriggio, accompagnati dai genitori, ho ricevuto uno alla volta tutti i ragazzi, che hanno un’età compresa tra i 13 e i 17 anni.

Nel corso dell’incontro ho ribadito la gravità della loro condotta, spiegando che determinate azioni, anche sui social network, possono avere delle gravi conseguenze.

Ho spiegato alle famiglie che il mio interesse non era certamente quello di procedere legalmente nei loro confronti, bensì quello di far capire a questi ragazzi di aver tenuto un comportamento sbagliato e che nella vita capita raramente che ci venga offerta una seconda possibilità.

Ho quindi auspicato che questo spiacevole episodio si trasformasse in un’esperienza positiva di cui fare tesoro, per crescere e per maturare.

Tutti gli studenti, comprensibilmente imbarazzati, si sono scusati, e sono convinto che abbiano capito la lezione.
Nei loro occhi ho visto un pentimento sincero.

Questo ovviamente non potrà sollevarli dallo svolgere, in segno di risarcimento simbolico nei confronti della comunità di Ladispoli, fortemente colpita dell’episodio, l’attività di volontariato sociale che ho pensato per loro.

Ho infatti chiesto alle associazioni Nuove Frontiere Onlus e Piccolo Fiore Onlus, composte da genitori di bambini “speciali”, di supportarci predisponendo un percorso di 20 ore in cui i ragazzi dovranno collaborare nello svolgimento di laboratori di pittura, teatro, giardinaggio e mantenimento di aree verdi.

Tutti gli studenti, con il benestare dei genitori, hanno accettato di seguire questo percorso e sono certo che questa esperienza sarà per loro un ulteriore momento di crescita, in cui comprendere che nella vita ci sono cose ben più importanti di Facebook.

Ringrazio le associazioni Nuove Frontiere Onlus e Piccolo Fiore Onlus per la disponibilità e ringrazio i genitori di tutti i ragazzi per aver prestato la massima collaborazione affinché si arrivasse ad una conclusione positiva di questa spiacevole vicenda”.

Alessandro Grando