Spiazzato il Comitato promotore, Tidei: “Consultazione inutile”
Il referendum consultivo di Santa Marinella sui project financing si terrà domenica 27 marzo. È scritto nel decreto del Sindaco datato 26 gennaio: «Sono indetti per il giorno domenica 27 marzo 2022 cinque referendum popolari consultivi».
Le questioni riguardano: l’affidamento a privati della concessione per la gestione pluriennale dello stabilimento balneare “Perla del Tirreno” di proprietà del Comune; dell’area denominata ex-Fungo, per la progettazione, costruzione e gestione pluriennale di parcheggi interrati, copertura a livello di via Aurelia e di un centro commerciale; progettazione, costruzione e gestione di circa tremila loculi e sepolture in ampliamento del cimitero comunale; la concessione pluriennale di parcheggi a raso su aree pubbliche destinate alla tariffazione a pagamento a Santa Marinella e a Santa Severa e infine se si è favorevoli all’affidamento ai privati della Farmacia Comunale.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 8.30 alle 22 ed è stata confermata la scelta del PalaDeAngelis per l’allestimento delle sezioni elettorali.
Fin qui l’aspetto formale, poi si passa ai rivolti politici della decisione, maturata nel giro di neanche 24 ore dal consiglio comunale infuocato delle modifiche al regolamento referendario. E il Comitato promotore adesso inizia una corsa contro il tempo inattesa: «Siamo spiazzati – commenta il portavoce Daniele Renda – perché la campagna referendaria adesso subisce un’accelerazione notevole. Dell’indizione siamo contenti, dei modi usati no visto che si svolgerà in pieno stato di emergenza». Sulla questione peraltro pende ancora un giudizio del Tar, previsto per il 2 marzo: «Il referendum doveva tenersi l’anno scorso ma Tidei le modifiche al regolamento non le aveva ancora apportate e neanche alcuni project. Ecco perché in parte la consultazione è svuotata di contenuti e va attesa la decisione del Tribunale». Da considerare la possibilità che la consultazione fallisca: «Io confido nel raggiungimento del quorum ma non si può escludere il contrario. In ogni caso, capiremo se le tematiche non interessano i cittadini o se approvano l’operato del sindaco».
Il primo cittadino, già durante l’assise, ha detto chiaramente cosa pensa della consultazione: «Ritengo che il referendum sia inutile – la dichiarazione tranchant di Pietro Tidei al consiglio – perché viene usato come strumento di attacco politico. Nonostante ciò, l’Amministrazione terrà conto del risultato. Le modifiche tanto osteggiate dall’opposizione sono servite ad ottimizzare i costi, cercando di risparmiare».