Fl5, mozione per aumentare i treni che da ieri sono diminuiti • Terzo Binario News

Fl5, mozione per aumentare i treni che da ieri sono diminuiti

Lug 29, 2019 | Cerveteri, Civitavecchia, Ferrovie, Fiumicino, Ladispoli, Montalto di Castro, Regione Lazio, Santa Marinella, Tarquinia, Trasporti

La Regione – attraverso una mozione approvata all’unanimità – chiede più treni sulla Fl5; da ieri però ci sono cinque corse in meno fino a fine agosto.


Paradossi ferroviari con la proposta di implementare i convogli avanzata dai consiglieri Angelo Petrillo e Massimo Chierchia che chiedono al Presidente della Regione Lazio e all’Assessore regionale competente <di considerare la Fl5 cruciale per il collegamento sulla fascia tirrenica e di rivedere dunque la scelta di RFI di ridurne le corse nel periodo estivo. Senza dimenticare che lungo questa linea ferroviaria insistono le stazioni di Ladispoli, Marina di Cerveteri e Santa Marinella, scali strategici d’inverno per i pendolari e d’estate per il turismo. Chiediamo anche di valutare l’aumento delle corse il sabato, ridotte del 20% rispetto agli orari feriali, e la domenica, ridotte del 50%”.

Solo che, come si accennava, dai ieri e fino al 24 agosto, come previsto dal contratto di servizio stipulato tra Trenitalia e la Regione Lazio sono stati cancellati cinque treni. Lo ricordano dal Comitato Pendolari Fl5. I convogli eliminati sono due in direzione Roma ovvero il R12217 delle 4:30 da Civitavecchia per Roma Termini e il R7137 delle 19:08 da Ladispoli per Roma Tiburtina; verso Civitavecchia sono sospesi il R12224 delle 17:27 da Roma Termini per Civitavecchia (festivo); il R7152 delle 17:57 da Roma Termini per Ladispoli e il R12268 delle 20:27 da Roma Termini per Civitavecchia. <Il Comitato Pendolari, in considerazione anche della presenza di numerose mete turistiche servite dalla linea, che vedono un notevole incremento di villeggianti e visitatori nel periodo estivo e in un’ottica di promozione della mobilità sostenibile, ribadisce la propria contrarietà alle succitate soppressioni. Soprattutto si disapprova la cancellazione del primo treno del mattino, considerato strategico per recarsi a Roma da numerosi pendolari che iniziano presto il proprio turno lavorativo. Male anche la rinuncia al treno festivo, che riduce ulteriormente un’offerta di trasporto festiva già ampiamente insufficiente”.