L’anno 2015 volge al termine e tuttavia non finisce il travaglio dei lavoratori della ormai ex Alitalia Maintenance Systems.
Da registrare la presenza di alcuni soggetti industriali che hanno manifestato formalmente l’interesse per l’acquisizione dell’azienda e delle sue attività.
I sindacati, che fino ad oggi erano sulle barricate insieme ai lavoratori nei vari sit-in di protesta al MISE e a Fiumicino davanti la sede Alitalia, temono il prolungarsi dei tempi che aggraverebbero ancor di più la situazione. A tal riguardo, Claudio Arbotto della Fit Cisl afferma: ”il MISE e la Regione Lazio si sono adoperate positivamente, ma crediamo che sia giunto il momento di stringere ed arrivare alla soluzione individuando quel soggetto che racchiuda tutti i lavoratori in un progetto industriale degno di un azienda come AMS”.
“Chiaramente, chiunque sia il soggetto interessato a rilanciare le attività dell’azienda, ci aspettiamo che nel piano industriale, oltre ai motori di Alitalia, ci sia un portafoglio clienti che possa dare quella tranquillità di esercizio sia a livello economico che occupazionale”- aggiunge Fabio Ceccalupo dell’Ugl Trasporto Aereo.
“Ricordiamo comunque – affermano i due sindacalisti – che le istituzioni coinvolte in questa vertenza, hanno assicurato il massimo impegno per salvare attività e tutti i lavoratori. Diano quindi risposte celeri e positive anche perché i 240 lavoratori e le loro famiglie possano trascorrere un natale dignitoso, sicuramente triste, ma nella certezza di una prospettiva di rilancio e riscatto lavorativo, elementi fondamentali per restituire tranquillità e un futuro a tutti”.