#evadoincucina si sposta negli USA: la straordinaria testimonianza della famiglia Dervaes e la sua realtà ecosostenibile • Terzo Binario News

#evadoincucina si sposta negli USA: la straordinaria testimonianza della famiglia Dervaes e la sua realtà ecosostenibile

Set 29, 2015 | #evadoincucina

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Oggi #evadoincucina si trasferisce in America, a casa della famiglia Dervaes che si batte per ispirare le persone di tutto il mondo a vivere l’idea, “pensare globalmente, agire localmente.” Il loro obiettivo è quello di motivare a percorrere la via verso la libertà, un percorso di seria eco-gestione che conduca ad una vita più semplice e più appagante.

È con queste poche ma pesanti riflessioni che voglio raccontare la storia di Jules Dervaes, che con la sua famiglia ha scelto un modello di vita dentro la civiltà nel modo più naturale possibile.

image1 (4)La storia di Jules parte dalla Florida, dove nel 1965 si laurea in Matematica, ma si accorge ben presto della sua disillusione del sistema di vita americano.

Convinto che ci deve essere una società migliore e un modo più umano di vivere da qualche parte, decide di girare il mondo ed insegnare, fino al 1973 dove in Nuova Zelanda inizia un difficile ma entusiasmante cammino verso la prima fattoria urbana autosufficiente, “urban homestead”.

Le vicende familiari e di vita portano lui e la sua famiglia a ritornare in America, a pochi minuti da Los Angeles, a Pasadena, dove mette i pratica da zero, tutte le sue idee di fattoria urbana ecosostenibile e autosufficiente.

Dalla costruzione di un forno solare, alla coltivazione di erbe medicinali, alla produzione di miele purissimo, combustibile biodiesel, pannelli solari anche per la cottura dei pasti, tutte idee innovative, trasformate in modo naturale, assolutamente rispettose della natura.

Tutto questo porterà la sua fattoria all’autosufficienza, ma convinto dai buoni risultati, si rende conto che i prodotti possono essere venduti, soprattutto ai ristoranti che apprezzano un prodotto decisamente elevato per qualità e prodotto con basso costo. 6000 libbre ovvero 2720 kg di produzione alimentare l’anno in appena un decimo di acro, ovvero 400 metri quadrati, numeri inimmaginabili.

image1 (5)Anche i suoi metodi vengono apprezzati e iniziano i workshops per la produzione del miele, la produzione di medicinali naturali, la cottura dei cibi in modo da esaltarne le proprietà.

Da almeno 10 anni è meta di scuole, di ricercatori, la “urban homestead” della famiglia Dervaes diventa famosa sui giornali, i più prestigiosi canali televisivi si contendono filmati nella loro fattoria.

A pochi minuti da Los Angeles esiste una realtà ecosostenibile, autosufficiente, in grado di produrre alimenti, medicine naturali, il tutto a vero impatto zero verso la natura, il tutto senza collegamento elettrico, il tutto utilizzando tutte le fonti di energia rinnovabili.

I figli Justine, esperto di impianti e meccanica, Anais, esperta di cucina, Jordanne veterinaria che ama i suoi animali e che si definisce la più tecnologica, ama scrivere, disegnare e creare siti web, hanno sposato in pieno la filosofia paterna.

Ho avuto la fortuna di scambiare con la secondogenita di Jules, Anais, qualche parola. Parole pesanti però, piene di significato e vita, che non ti aspetti da una ragazza che vive praticamente nella periferia di Los Angeles.

“Crediamo che il mondo deve affrontare sempre maggiori pericoli a causa dei suoi sistemi disfunzionali, è importante guardare al futuro con una nuova visione, una visione che deve fare un passo indietro, verso la vita semplice e le economie a domicilio, questo è il progresso. La missione della nostra famiglia è quello di usare le nostre mani e le nostre menti, per impiegarli come armi di creazione di massa nella lotta per salvare il nostro mondo.”

image2Nelle loro parole è evidente il concetto che in questa famiglia di Jules, ecopioniere, un passo indietro è progresso.

Il futuro è adesso, la scelta è nostra.

Devo ringraziare qualcuno, Marta Albè che con il suo articolo sul sito greenme mi ha dato involontariamente l’idea, e soprattutto Anais e la famiglia Dervaes per tutte le informazioni.

P.S. Ho chiesto ad Anais il piatto preferito, ma sostiene che la cosa che più le piace in cucina, sono conserve e marmellate, per poter sfruttare pienamente i prodotti delle stagioni e poterli gustare in ogni momento dell’anno.