Ecco perché il 15 agosto si festeggia anche il Natale di Civitavecchia • Terzo Binario News

Ecco perché il 15 agosto si festeggia anche il Natale di Civitavecchia

Ago 15, 2025 | Civitavecchia, Cultura, tradizioni

L’origine é legata ad una sovrapposizione di storia, mito e leggenda. La storia ci testimonia che Civitavecchia nasce dalla città romana di Centumcellae fondata dall’imperatore Traiano nel II secolo d.C. Il porto e la città crescono e si sviluppano nel tempo e solo in seguito agli attacchi dei saraceni nel IX secolo che viene distrutta provocando la fuga degli abitanti nelle colline circostanti.

Dopo pochi anni dall’abbandono della città portuale papa Leone IV fonda, per dare asilo ai profughi ma soprattutto per costruire un baluardo per Roma contro la minaccia saracena, una città fortificata che viene chiamata Leopoli in suo onore e anche Centumcellae in ricordo della vecchia città portuale. La nuova città é consacrata il 15 agosto 854 , data che si riferisce non alla fondazione della attuale Civitavecchia ma a quella della collinare Centumcellae, poi chiamata nel tempo Centocelle e poi Cencelle che vive fino al 1400 iniziando a spopolarsi intorno all’anno 1000 con un lento e graduale rientro alla città vecchia portuale. Così nasce Civitavecchia, mentre Cencelle continua la sua vita collinare.

A questo punto entra in scena il mito di Leandro, vecchio e saggio pescatore profugo dalla romana Centumcellae che, secondo la leggenda in un caldo pomeriggio d’estate all’ombra di una grande quercia a Cencelle da alla popolazione li riunita l’ottimo consiglio di rientrare alla città vecchia, seguendo il legame antico con il mare, facendo nascere così Civitavecchia e abbandonando definitivamente Cencelle.

Dopo oltre mille anni, nel 1889 viene ripresa la leggenda del pescatore sostenendo che il rientro da Cencelle avviene in massa il 15 agosto dell’ 889. La scelta di questo anno é ovviamente funzionale alla celebrazione del millenario della presunta fondazione di Civitavecchia, che viene celebrata nell’ estate del 1889.

Solo la caparbietà e la tenacia del compianto Odoardo Toti, che studiando attentamente i documenti delle due città, ha scoperto “l’inghippo” storico”, permettendo così negli anni 60 del XX secolo di fare luce su questo intreccio affascinante di storia, mito e leggenda.

Nella foto uno dei dieci piatti che dalla fine degli anni 80 alla fine degli anni 90 del secolo scorso potevano essere acquistati con la frittura di pesce del tradizionale Padellone organizzato ogni anno dal dopoguerra per festeggiare il Natale si Civitavecchia, e conservati tutti in perfetto stato nella Macchina del Tempo di vIa Piave 1.

Roberta Galletta