Una dinamica ancora tutta da ricostruire. Dubbi su chi fosse alla guida. Sotto accusa l’alta velocità e le condizioni del manto stradale
Ancora tanti i punti da chiarire sull’incidente di ieri, avvenuto intorno alle 2 di notte, su Via Giovanni Gutenberg in cui ha perso la vita la tredicenne Gaia Menga.
In auto con lei, la madre e una amica, ora ricoverate in ospedale. Una delle due donne sarebbe risultata positiva all’alcol test con risultato di 0,50.
Si parla in questi casi di una “non negatività” perchè la soglia di punibilità nel diritto penale è fissata allo 0,80. Infatti, qualora fosse stata lei alla guida del veicolo, si tratterebbe di una positivita’ “non penalmente rilevante”. Le due donne sono risultate invece entrambe negative al test per le droghe. Si trovano ancora in ospedale, non sono in pericolo di vita e nelle prossime ore saranno ascoltate dagli agenti della Polizia locale di Roma alla presenza dei loro legali.
La Procura di Roma, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Al momento la dinamica dell’incidente viene collegata dagli investigatori all’alta velocità a cui viaggiavano e alla scarsa visibilità in quel tratto di strada poco illuminato.
Sono molti gli interrogativi a cui bisognerà dare una risposta, in primis chi era alla guida dell’auto quella notte. In quel momento le strade erano bagnate dal maltempo che si è abbattuto sulla capitale. E chi indaga ritiene che la velocità a cui viaggiava la macchina con a bordo le due donne e la ragazzina fosse troppo elevata.
Sarebbe stata proprio l’alta velocità a impedire a chi era alla guida di sterzare in corrispondenza della rotatoria di Via Giovanni Gutenberg, lungo via Laurentina. Dopo l’impatto il veicolo si è capovolto ripetutamente, rotolando fuori strada. La tredicenne è stata sbalzata dal sedile posteriore dove sedeva senza cintura di sicurezza. È morta un’ora dopo all’ospedale Sant’Eugenio.
 
					