“Ci risiamo. Le incompetenze territoriali del lucumone Pascucciano hanno di nuovo fatto breccia, soprattutto polvere, tra un silente e maledetto virus e le ipocrisie della locale politica etrusca.
L’autorità magistrale del nostro comune lamenta dal suo pulpito la mancanza di fondi per combattere il Covid ad armi pari, imputando al governo di non aprire il portafoglio a favore suo e dei suoi aridi e disagiati colleghi, dimenticando, o forse omettendo, che il governo ha elargito loro, per questa pandemia, 4,3 miliardi, e con un’ordinanza ha aggiunto a questo fondo altri 400 milioni con il vincolo che questa cifra venga utilizzata per buoni pasto e beni alimentari e farmaci per le persone in difficoltà economica.
In particolare, il Governo ha deciso di mettere in campo 4,3 miliardi in anticipo per i Comuni, rispetto alla scadenza prevista a maggio, e con un’ordinanza ha aggiunto a questo fondo altri 400 milioni con il vincolo che questa cifra venga utilizzata per buoni pasto e beni alimentari e farmaci per le persone in difficoltà economica.
Cos’è il Fondo di solidarietà comunale? E come funziona? In breve, da Gazzetta Ufficiale: il Governo ha fatto leva sul cosiddetto Fondo di solidarietà comunale, ripartito tra i Comuni interessati sulla base del gettito effettivo dell’Imu e della Tasi.
Il ministero dell’Interno provvede a erogare a ciascun Comune quanto attributo a titolo di Fondo di solidarietà comunale in due rate da corrispondere entro i mesi di maggio e ottobre 2020, di cui la prima pari al 66%, pari dunque a circa 4,3 miliardi come annunciato dal Governo. Non solo, per l’anno 2020 il Fondo di solidarietà comunale è composto dalla quota assicurata, attraverso una quota dell’imposta municipale propria (IMU), pari a 2.768.800.000 euro, incrementata dell’ulteriore quota dell’IMU derivante dalla regolazione dei rapporti finanziari connessi con la metodologia di riparto tra i Comuni interessati del Fondo stesso. Il Fondo di solidarietà comunale 2020 è stabilito nel complessivo importo di 6.199.513.364,88 euro. Tale importo è integrato di 332.031.465,41 euro derivanti dall’ulteriore quota dell’IMU di spettanza dei Comuni. Insomma, forse neanche Babbo Natale sarebbe riuscito a tanto. Non solo, il soggetto in merito (Pascucci) si lagna degli sprechi finanziari che il governo ha ottemperato in questi mesi, quali ad esempio i bonus bici e monopattini, e, udite udite, per il malfamato Reddito di Cittadinanza.
Ora, che un sindaco si lamenti di non poter dar lavoro né quote di sopravvivenza ai meno abbienti perché impossibilitato da molteplici problemi può essere comprensibile, ma che poi si lamenti di quelle industrie che hanno avuto la possibilità di generare lavoro e di famiglie che hanno avuto il diritto di un reddito laddove per infiniti motivi né erano privi per legittimare la propria sopravvivenza, è una vergogna, è una sconcezza e una perversione sociale, insomma, fa schifo. Ricordo, concludendo, che il magno Pascucci si è prodigato nella raccolta firme contro il taglio dei parlamentari (a proposito di sprechi).
Gli uomini arrossiscono meno per i loro crimini che per le loro debolezze e vanità…”
Marco Dattilo
