La denuncia della consigliera di opposizione: “I soldi promessi dovevano essere approvati dal Consiglio comunale. Cosa che non è avvenuta”
A Montalto di Castro la bellezza di 200mila euro per l’acquisto tramite ‘buoni’ di beni di sussistenza per persone in condizioni di disagio per il Covid 19, non sono erogabili. È quanto denunciato dalla consigliera di opposizione Eleonora Sacconi, che parla di “fatto grave” nel caso di “dimenticanza” da parte dell’amministrazione comunale o “imperizia (fatto ancora più grave)” che “questa Giunta comunale l’8 aprile si è limitata a promettere per la settimana successiva (il 15 aprile) 200mila euro”.
“Iniziativa certamente encomiabile e condivisibile – commenta Sacconi – se non fosse per il fatto che per essere erogabili questi soldi promessi dovevano essere sottoposti all’approvazione del Consiglio comunale. Cosa che non è avvenuta perché nei sei mesi di inattività il tempo è stato assorbito da dispute sulle deleghe degli assessori, da tentativi di congiure di palazzo, dal balenio di ‘ricattucci’ e dall’attesa di sentenze sul ricorso contro la sospensione che non arrivano mai”.
“Quali le conseguenze?”, domanda Sacconi in modo provocatorio. “Che tanta povera gente a maggio è rimasta senza sussidio e non basta dire ‘va bene, vuol dire che daremo il sussidio a giugno’ perché se a maggio non mangiano rischiano che a giugno arrivino morti. Sembra la storia di Maria Antonietta che al popolo che gridava ‘pane, pane’ rispondeva stupita ‘ma perché non mangiano le brioches?’. Signori della maggioranza, ora che avete finito le prove tecniche di acquisizione di consiglieri con trattative di opere pubbliche da realizzare, per favore fate più attenzione alle procedure. Non vorrei che tutto ciò che avete costruito in questi mesi sia annullabile comunque. Sarebbe una grave caduta di immagine per tutti voi”, conclude la Sacconi.
