Corte dei Conti: Regione Lazio sul baratro finanziario • Terzo Binario News

Corte dei Conti: Regione Lazio sul baratro finanziario

Nov 30, 2013 | Politica, Regione Lazio

corte_dei_contiLa Regione Lazio grava in una situazione allarmante e questo stato è causato da dieci anni di cattiva gestione economico finanziaria. Questa in sintesi la relazione dei consiglieri della Corte dei Conti, Rosario Scalia e Maria Teresa D’Urso all’udienza di parificazione del rendiconto della Regione Lazio.

Il buco sarebbe da 4 miliardi di euro e sicuramente ci sono poi  11,7 miliardi di euro di debiti che la Regione non riuscirà a pagare. Il rischio concreto è il default. “La stretta finanziaria” ha messo in “tensione la tenuta degli equilibri del bilancio della Regione Lazio, che già versava in una strutturale crisi di liquidità” hanno dichiarato i due consiglieri della corte.

“La Regione Lazio si trova da almeno un decennio in stabili condizioni di insolvenza finanziaria, attenuata nel 2013 dal ricorso al cosiddetto ‘Decreto pagamenti'”, hanno aggiunto i consiglieri. Ora però il rischio di fallimento è più vicino che mai. Il bilancio preventivo 2012 della Regione Lazio “risulta approvato in una situazione di pareggio solo formale, basato su una programmazione inidonea a garantire l’equilibrio di bilancio previsto dall’articolo 81 della Costituzione e, anzi, idonea a favorire un disavanzo della gestione di competenza che si è poi verificato”.

“Gli effetti di una previsione siffatta – aggiungono i relatori – ricadono negativamente sull’attività gestionale, in termini di effettivo utilizzo delle risorse, e sulla programmazione regionale nel suo complesso, rendendola incoerente rispetto alle scelte di politica pubblica che ne sono alla base, oltre che inefficiente ed antieconomica nel suo insieme”.

Dito puntato dalla Corte soprattutto sulla spesa ospedaliera che è  “a volte squilibrata e inefficiente” e richiede un immediato riordino. Inoltre per la corte è urgente un nuovo sistema di norme sugli appalti pubblici poiche “il sistema è al collasso”, ha continuato il procuratore. “Questo sistema dei lavori pubblici italiano – ha osservato De Dominicis – si è rivelato troppo sofisticato, al punto da sembrare ideato per non realizzare le opere progettate“.

Per Zingaretti la relazione della Corte dei Conti è “una puntale ricostruzione e l’ennesima conferma della situazione drammatica, direi catastrofica, che abbiamo ereditato. Non a caso, il procuratore de Dominicis ha parlato di dati allarmanti, al limite del dissesto finanziario e che sono state anche le nostre denunce“.  Il governatore proprio in contrasto a questo sistema ereditato dal passato e in linea con i suggerimenti dei relatori che intimano una seria e nuova programmazione  dichiara che “a dicembre presenteremo finalmente, dopo 5 anni, il nuovo Dpefr, perché è un indispensabile strumento di programmazione e un modo di coinvolgere il Consiglio e metterlo in condizione di svolgere il proprio lavoro”.